Minha vida,
il tuo crescere è così rapido che quasi non riesco a stare al tuo passo.
E’ incredibile il cambiamento che ogni giorno fai, quanto impari, quanto migliori nelle tue piccole e grandi scoperte. Sei un vulcano, un esplosione continua di energia, sei adrenalina pura e soprattutto felicità.
Tra tutte le felicità, tu, sei la più grande in assoluto.
Cominci ad essere più consapevole, più deciso, anche più difficile se vogliamo. Cominci ad avere i tuoi gusti, ad importi, a pretendere. Inizi a capire tante cose che stanno intorno a te, ci dai tante soddisfazioni e tanto da fare… un bellissimo quanto faticoso da fare.E’ difficile tenere i tuoi ritmi di bambino, la tua voglia di stare in piedi è sempre più grande, ogni appiglio è buono per cominciare a guardare il mondo dall’alto, le tue risate sono come l’aria, tu sei la mia droga.
Ho bisogno di te, di averti, di stringerti, di sentire il tuo odore. Ho bisogno di averti intorno sempre e comunque, anche quando sono stanca, anche quando credo di non farcela, anche quando la pazienza viene meno.
Sento la tua mancanza dopo pochi minuti di distacco, sei il mio pensiero fisso, sei la mia anima, il mio respiro, il mio mondo. Ci sei tu e poi c’è tutto il resto.
Mangi con voglia e prendi peso, sei cresciuto anche in altezza ed inizi a sembrare sempre più bambino e sempre meno bebè. Sei bellissimo. Sei simpatico. Sei divertente. Un ganzo, come si dice nella mia città, in Toscana.
Questo mese lo abbiamo vissuto in quattro. La “tia” Clarissa è con noi e tu la ami già quanto la amo io. Sai farti volere bene, sai stare in compagnia e difficilmente fai le bizze, che sono dovute la maggior parte delle volte alla noia che ormai rapidamente arriva e ci porta ad usare e abusare della nostra fantasia per rendere le tue ore di veglia stimolanti e divertenti. Sei il mio tempo, tu scandisci le mie giornate.
A 10 mesi:
– hai cominciato a gattonare, mettendo da parte la tua tecnica efficiente ma meno veloce, stile lombrico. Continui ad utilizzarla solo quando giochi alla grande fuga e mentre scappi da noi saltellando sulla pancia come una rana, ridi come un pazzo. Sei furbissimo.
– ogni appiglio è buono per alzarti in piedi. Sei divenvato veloce e disinvolto, passi da un mobile ad un altro, ma ancora traballi quando si tratta di fare passi in avanti.
– sei ingrado anche di rimetterti a sedere, senza farti male. Qualche testata fa parte del gioco, nonostante faccia di tutto per evitarlo.
– continui a dormire la notte, il giorno le tue ore di sonno si sono ridotte e passi parte del tempo in piedi nel letto, esattamente come ti troviamo ogni mattina.
– tieni il biberon da solo, il che vuol dire che siamo in grado di fare colazione insieme. I cinque biberon quotidiani però, si sono ormai ridotti a uno, due al massimo.
– mangi tanto e di gusto. Il cibo è sempre meno frullato e siamo sempre più vicini ai cibi solidi.
– quando ti spoglio alzi le braccia per farti togliere la maglia.
– ti piace la musica e vederti muovere il collo in su e giù o sheckerare il sedere a ritmo è troppo divertente.
– batti le mani a volontà, anche quando cerchiamo di insegnarti a salutare, cosa che ancora non hai intenzione di fare.
– quando fai qualcosa che non devi fare sorridi in una maniera che scioglierebbe il cuore a chiunque… e tu ne sei assolutamente consapevole. Lo fai anche quando ti sgrido.
– continui a ciucciare il pollice. Le mie lotte sono inutili e servono solo a farti innervosire, anche se ormia il mio “togli il dito” lo capisci benissimo e funzionerebbe se non fosse che pochi secondi dopo lo rimetti in bocca. Per il momento utiliziamo un calzino per la notte e tu non ti lamenti. Sei un angelo.
– il seggiolone ti annoia incredibilmente e per farcelo notare butti giù qualsiasi cosa ci sia sul vassoio.
– sputi. Sì, sputacchi e fai pernacchie. Suoni generalmente odiosi e urli. Ognuna di queste cose fortunatamente solo per periodi brevi, poi passi ad altro.
– il tuo amore per l’acqua è sempre più forte. Sei innamorato pazzo del mare, della tua vasca da bagno e anche del lavandino… dove c’è acqua tu trovi il modo di giocare. Vederti sguazzare nell’oceano è un sogno.
– i tuoi monologhi sono sempre più frequenti. Quanto vorrei sapere cosa cerchi di dire!!!
– canti. O qualcosa del genere.
– ridi, tanto e senza che ci sia un motivo particolare. Arricci il naso, mostri le tue gengive e io mi sciolgo.
– finalmente ti sei accorto che hai un cane e a volte lo cerchi.
– abbracci i peluche… o forse cerchi di mangiarli meglio.
Sei furbo e vispo in tutto quello che fai. Quando andiamo in giro la gente si innamora di te e non è difficile per me capirlo. Adesso aspetto con ansia la tua nonna che a breve arriverà e potrà vedere coi suoi occhi quanto meraviglioso sei.
Coisa mais linda do mundo. Meu bem, meu garoto, meu tudo.