Dopo tanta Italia, voglio parlare del mio Nuovo Mondo.
La mia America Latina. Il mio Brasile.
Avevo già parlato delle principali differenze tra Italia e Brasile, in questo post.
Oggi invece, voglio entrare un pò più nello specifico.
Un paese tropicale, quello in cui abbiamo ricominciato tutto da capo. Tre anni fa.
L’oceano, col suo rumore che proprio adesso si mescola a quello dei tasti del mio computer. Un verde che i miei occhi hanno scoperto qui, così come l’azzurro del cielo, quasi sempre limpido. La sabbia dorata. Un sole caldo, come la temperatura, trecentosessantacinque giorni l’anno.
Un paradiso terrestre, eletto Patrimonio Storico Nazionale nel 1976 e Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’ Unesco nel 2000.
Porto Seguro, la mia città.
Si trova sula costa dello stato di Bahia, circa 700km a sud di Salvador. Nella regione nord-est.
Nel 1500 il portoghese Pedro Alvares Cabral, considerato uno degli scopritori del Brasile, approdò proprio qui, per l’esattezza a Coroa Vermelha, che è il luogo esatto dove abitiamo noi e dove il 26 aprile, di quello stesso anno, fu celebrata la “Primeira missa” [=prima messa] in terra brasiliana. Il monumento che la rappresenta, a mio avviso piuttosto bruttino, si trova a circa venti metri da casa nostra.
Nel 1500 il portoghese Pedro Alvares Cabral, considerato uno degli scopritori del Brasile, approdò proprio qui, per l’esattezza a Coroa Vermelha, che è il luogo esatto dove abitiamo noi e dove il 26 aprile, di quello stesso anno, fu celebrata la “Primeira missa” [=prima messa] in terra brasiliana. Il monumento che la rappresenta, a mio avviso piuttosto bruttino, si trova a circa venti metri da casa nostra.
Da qui il nome “Costa do Descobrimento“.
Questo è lo slogan che accoglie chi raggiunge la nostra città:
“Sono nato a Porto Seguro. Il mio nome è Brasile.”
In realtà, il nuovo sindaco, ha voluto cambiarlo. Ma quello nuovo non è granché.
Il centro città è abbastanza curato e completamente diverso da quello cui siamo abituati noi italiani.
Edifici che non posso superare i due piani. Facciate dai colori più disparati e sempre vivaci. Negozi di vario genere e numerosissimi punti di ristoro, dove poter gustare una delle tante prelibatezze tipiche della Bahia, le quali meritano un post a parte.
Tante anche le bancherelle artigianali, che si mescolano a quelle dove vengono serviti gustosissimi cocktail, in quella che viene chiamata la Passarela do Álcool, che poi è il fulcro della città.
Il nome ha un’origine differente da quello che si crede. Deriva dalla sua funzione storica, visto che in passato si dice fosse via di transito per il trasporto della canna da zucchero e dell’alcol, appunto.
La notte questa strada si riempie di persone, intente a gustarsi la cena in uno dei tanti ristoranti, a bere, passeggiare e acquistare souvenir nei tanti negozietti presenti.
Durante il giorno la festa continua nelle varie cabane de praia della città. Le più famose sono: Toa Toa, Axe Moi e Barramares.
Turisti da tutto il Brasile vengono appositamente per partecipare ai famosi show, che si tengono ogni giorno. Un mix vincente di musica axé, ballerini e ballerine dai corpi scolpiti e presentatori eccentrici. Litri di cerveja [=birra] scorrono, in questi pomeriggi di follia.
Queste strutture, oltre la nota in ormai tutto il paese Arena Axe Moi, non si lasciano scappare una festività, organizzando eventi per attirare turisti da ogni angolo del paese. Riuscendoci!!
Parlando del famosissimo e pazzo Carnevale brasiliano, avevo già accennato qualcosa e definito la mia città “il paese dei balocchi”. Stento a trovare definizione più appropriata.
Perché non è solo questo enorme evento, nel mese di febbraio, a trasformare questo posto, moltiplicando la sua popolazione. Le occasioni per festeggiare, a ritmo di musica, sono infinite ed indicativamente l’anno si suddivide così.
Partendo dall’alta stagione:
Dicembre, gennaio, febbraio e talvolta marzo [in base a quando cade il carnevale] è il periodo equivalente alla nostra estate. Quando la città diventa invivibile per chi ci abita, remunerativa lavorativamente parlando e un parco giochi per i turisti, giovani e non.
Aprile, maggio, gugno sono i mesi di bassa stagioni, nonché i più piovosi. Come ogni autunno che si rispetti!! I più calmi in assoluto, tolta la pasqua e poche altre date che ci permettono di lavorucchiare.
In giugno si festeggia São João, in quella che viene chiamata la “Festa Juninha” e che comincerà a breve. La città si colora [ancora di più!!], dando inizio a lunghe notti a suon di musica Forrò, cibo e cachaça.
Luglio, nuovamente alta stagione. Sarebbero le vacanze scolastiche invernali, che a dirlo mi vien da ridere. Un turismo incentrato sulle famiglie, soprattutto.
Agosto e settembre sono mesi tranquilli. Fino ad un pò di tempo fa, grazie al volo charter, diretto Milano – Porto Seguro e ai suoi prezzi accessibili, si poteva contare sul turismo italiano. Adesso venire in Brasile sembra sia diventato un lusso!!
Ottobre è il mese della “Semana do saco cheio” [letteralmente, la settimana del sacco pieno] o Semana de primavera. Un numero impressionante di studenti, riempiono la città nel periodo che precede l’esame conclusivo del primo ciclo di studi di quella che è l’equivalente della nostra scuola superiore, al terzo anno. Si parla quindi di una mandria di ragazzini, tra i 16 e i 17 anni, che staccano il cervello [in tutti i sensi], in quella che – non letteramente – significa la settimana delle palle scatole piene!! In questa settimana, la sensazione di essere una vecchia decrepita, l’avrei avuta anche con dieci anni in meno.
Novembre è il mese dei preparativi, per chi lavora nel turismo. La calma prima della tempesta.
Il centro storico, situato nella città alta, è delizioso. L’architettura tipica coloniale. La chiesa. Un mercatino di prodotti tipici. Negozietti artigianali. Un asinello che sta sempre lì, almeno da quando sono venuta io la prima volta, nel 2009. E la spettacolare capoeira, tutta da guardare e da vivere.
L’ultima volta mi hanno coinvolto e ferma immobile, in mezzo alla pista, mi sono vista letteralmente volare un uomo sopra la testa. I salti mortali, che questi ragazzi riescono a fare, sono impressionanti.
La zona dove abitiamo noi è ben più tranquilla. Il piccolo centro è piuttosto retrò, per non dire arretrato. La popolazione è composta per lo più da indigeni. Sì, i veri Indios.
Potete immaginare quanto io paia una mosca bianca, mentre passeggio col mio cioccolatino al seguito.
A pochi chilometri c’è una delle riserve indigene più conosciute, la riserva Pataxò, nella quale vive una tribù che cerca di mantenere vivi usi e costumi. Per il resto, la maggior parte di loro abitano in case dalla forma rotonda e dai tetti in paglia, chiamate “Ocas”. La mancanza di intonaco e pavimentazione, fa a pugni con la presenza di televisori a schermo piatto che tutti e dico tutti, hanno!! Un controsenso.
Spostandosi un pò, ci sono innumerevoli posti da visitare.
Arraial D’Ajuda. Un paese cui si accede tramite “balsa“, una piattaforma spinta da un rimorchio, che trasporta le auto al di là del fiume. Scoperta dal movimento degli hippie negli anni ’70, è oggi meta turistica ambita. Il mix di culture che fino ad oggi l’hanno contraddistinta, le hanno conferito il nome di “Esquina do mundo” [=angolo di mondo] e il delizioso e curatissimo centro si sviluppa intorno alla rua Mucujè, definita la “rua mais charmosa do Brasil” [=la strada più elegante del Brasile].
Trancoso. Un piccolo paese, nei pressi del quale svariati vip di tutto il mondo, hanno acquistato proprietà. Concentrato su una grande piazza erbosa, chiamata “il Quadrato” e circondata da abitazioni colorate, pousadas, eleganti negozi e costosi ristoranti.
Caraiva. Un villaggio primitivo, fuori dal mondo. Dove l’elettricità è arrivata da pochi anni e dove si accede esclusivamente tramite barca. Non esistono automezzi, nè strade asfaltate. Un salto nel passato.
Recife de fora. Un parco marino, definito la terza maggiore piattaforma del Brasile, in bio-diversità marina. Uno spettacolo.
Ilha dos Aquários. Una piccola isola in mezzo al fiume. Un acquario che accoglie e accompagna i visitanti fino ad uno spazio adibito a locale notturno. Enorme. Dove è possibile ballare ogni tipo di musica e divertirsi fino al sorgere del sole.
Tra le spiagge, che sono troppe perché io possa riportarle:
Praia de Pitinga. La mia preferita in assoluto!!
Con le sue imponenti falesie e le sue piscine naturali di acqua dolce, a pochi metri dal mare, è qualcosa di spettacolare.
Praia do Espelho. Considerata una delle spiagge più belle di tutto il continente. Falesie bianche, natura incontaminata. Esotica. Nonostante gli unici due ristoranti presenti, abbiano dei prezzi inaccessibili!!
Poi ci sono numerose escursioni da fare, come quella che abbiamo fatto nella città di Belmonte, attraversando con una piccola barca, una foresta di mangrovie. Un luogo incantato, quasi da fiaba.
Con tanto di pesca di vongole. Con le mani!!
Un’altra escursione permette di vedere le balene, in determinati periodi dell’anno. E ancora, è possibile volare sopra la città con l’elicottero o col parapendio, per i più coraggiosi.
Gite ecologiche a piedi, a cavallo, immersioni, kitesurf e via dicendo.
Ci sarebbe coì tanto ancora da raccontare, che questo post potrebbe non avere una fine. Viverlo, ecco cosa rende unico questo luogo, che io chiamo casa.
Questo è il link del nostro condominio, il Village Mutà, che prende il nome dalla spiaggia di fronte. Un luogo incredibile, che io consiglio e dove andrei in vacanza. Ovviamente sono di parte, visto che mi è piaciuto tanto, da rendere la mia permanenza definitiva.
Ma insomma, se decidete di volare in questa parte di mondo, io sono qui!!
Questo è quanto.
Sul paese col sole che non tramonta sul mare, ma che lo vede nascere.
Così come è successo con la nostra vita.
E una luna. Che è la stessa, ma che da qui, sembra sempre un pò più grande.
“Moro num país tropical, abençoado por Deus
E bonito por natureza – mas que beleza –
Em fevereiro
Tem carnaval”
“Vivo in una paese tropicale, benedetto da Dio
E bello per la natura – ma che bellezza –
A febbraio
C’è il carnevale”
[Canzone di Jorge Ben Jor – País tropical]
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Sto arrivandoooo. No, uff, non riesco per ora, ma grazie per questa bellissima passeggiata.
Baci al cioccolatino e alla sua mamma
Magari tra un pò… non si sa mai nella vita!! 🙂
Baci a voi
Wow.. Oggi qui c'erano 10 gradi.. Mi hai fatto venir voglia di volare in Brasile!! E nelle tue foto c'è sempre questo cielo di un azzurro così intenso che è spettacolare.. Io ho visto solo quello grigio di San Paolo! Tocca rifarci un salto per vedere la tua splendida città.. 😉 vorrei vedere anche il punto più interno con le cascate e al confine con altre due Nazioni, non ricordo il nome ma me ne parlano tutti quando si parla di Brasile! 😉
Foz do Iguaçu. Sono le cascate al confine con Argentina e Paraguay. Anche io le ho in lista, tra i posti che spero di visitare presto!! Devono essere qualcosa di incredibile.
Qui non si scende sotto i diciotto gradi, quando dice di fare proprio freddo!! 😉
in effetti io un pensierino ce lo farei…
E io sarei strafelice di avervi qui!! 🙂
Che Paese di prorompente bellezza naturalistica è il Brasile…
Tralasciando il fatto che mi è molto familiare, per i nomi (Arraial da Ajuda, Ajuda è il bairro dove vivo, l'arraial qua è una festa di quartiere che va avanti per tutto Giugno…) , per le case coloniali…me la mostreresti la parte più "retrò"? 🙂
Ah, e sai che ho provato a cimentarmi con la capoeira? Parecchi anni fa, quasi dieci, con scarsi risultati, soprattutto legati alla timidezza e alla goffagine.
Però anche qua mi capita d'imbattermi in "combattimenti"-danze improvvisate da brasiliani per strada o nei parchi e ogni volta mi fermo a guardarli.
Io in Brasile ci devo andare, solo mi servirebbero 2-3 mesi per vedere tutto quello che vorrei!
Il tentativo già ti fa onore. Io non saprei da che parte rifarmi con la capoeira!! 🙂
Prometto che ti mostrerò la parte più retrò di dove vivo e tu promettimi che quando deciderai di visitare questo enorme paese, passerai a trovare anche me 🙂
no, ma non vi invidio per niente… no, no. 😉
😀
Che meraviglia…è un posto bellissimo. È che dire del portoghese? Lo adoro. Scherzi a parte immaginoe vedo che è un luogo da favola. Spero la vostra.
Raffaella
Sì, è un bel posto dove scrivere la storia della nostra vita!! 🙂
…..e ma che colori!!!!
Sembrano irreali, tanto sono profondi e caldi!!
Che posto meraviglioso…Che vegetazione strana, le mangrovie, che colori spettacolari…
Nel nostro condominio c'è un albero secolare, enorme, che mi hanno detto essere della famiglia delle mangrovie. E' uno spettacolo, con le ragici che scendono dall'alto!!
Che bello questo post, deve essere una terra davvero affascinante. E tu hai una capacita' di trasmettere gioia, e pace. Sei una bella persona 🙂
Grazie Lucy. Per l'ultima frase, soprattutto 🙂
Bellissimo. Giusto siusto una punta d'invidia 🙂 Prenderei ora, immediatamente il primo volo 🙂