Quando si pensa ad un viaggio, si pensa ad uno spostamento, verso un determinato luogo.
Il tragitto più intenso che abbia mai percorso, è quello che mi ha portato fino in Brasile.
Il viaggio per eccellenza. Quello che riguarda chilometri e sogni. Quello fatto con gambe e cervello. Quello che racchiude ogni parte di me.
Quando abitavamo in Italia e soprattutto, quando non eravamo ancora genitori, viaggiavamo molto. Una media di tre viaggi l’anno. Brevi o lunghi, non faceva differenza.
Il minimo indispensabile, per tenere a freno la mia indole ribelle. La mia innata mancanza di fermezza. Quella che mia madre ancora rimprovera e che il mio uomo ha imparato ad apprezzare.
Dal primo anno di amore, nel lontano 2005, quello che all’epoca non era ancora mio marito, aveva intuito che non sarebbe stato semplice rimanere fermo, standomi accanto.
E così sono iniziati i viaggi. Pause temporali, sogni a tempo determinato, luoghi effimeri.
Ci sono state tante mete. Tanti pezzetti di noi, lasciati qua e là, attraverso il mondo.
Da quando siamo in Brasile, i viaggi sono diminuiti. Sono limitati al Sud America, per lo più al Brasile. Enorme e bellissimo paese. C’è stato anche Buenos Aires. Maravigliosa e coloratissima città.
Ma il “viaggio lungo”, quello al di là dell’oceano, è riservato all’Italia. E’ quello che desideriamo certo, ma è anche il motivo per cui sento come la sensazione, di avere un conto in sospeso col mio continente.
Sento di avere ancora tanto da vedere, che poi chi ama viaggiare sa che le destinazioni sono infinite, che per quanto si giri non sarà mai abbastanza, che non è possibile vedere tutto. Ed è proprio questa furia di vivere, conoscere, scoprire che condiziona la mia vita e ne smuove l’anima.
Anche questa bramosia di conoscere, questa continua ricerca del nuovo, del diverso fa parte della mia irrequietezza. Proprio quella che mi ha fatto visita poche settimane fa e che piano piano, si sta addormentando di nuovo, lasciandomi il tempo di tornare a respirare.
Mio marito è partito ieri.
Si è regalato tre giorni a Salvador de Bahia, con un nostro caro amico [nonché testimone in aula, durante il processo di N.E.]. La scusa è la partita Italia – Brasile, per la Confederations Cup e sarà divertente immaginare un italiano e un brasiliano, mentre guardano una partita dove le due nazionali avversarie si affrontano!!
Si è regalato tre giorni a Salvador de Bahia, con un nostro caro amico [nonché testimone in aula, durante il processo di N.E.]. La scusa è la partita Italia – Brasile, per la Confederations Cup e sarà divertente immaginare un italiano e un brasiliano, mentre guardano una partita dove le due nazionali avversarie si affrontano!!
Se è per questo, anche in casa la tifoseria è divisa in due!!
Dico
la scusa, perché penso che in realtà lui, più di chiunque altro, abbia
bisogno di respirare un’aria che non sia intaccata dalla mia presenza.
Lui negherebbe, se glielo chiedessi. Ma io sono felice che sia partito.
Lo sono per lui. E per me. Perché mai
più di adesso, ho avuto bisogno di fare i conti con me stessa. E me la
sto cavando bene. Nonostante la sensazione di essere sola, dall’altra
parte del mondo, abbia qualcosa di estremamente inquietante.
la scusa, perché penso che in realtà lui, più di chiunque altro, abbia
bisogno di respirare un’aria che non sia intaccata dalla mia presenza.
Lui negherebbe, se glielo chiedessi. Ma io sono felice che sia partito.
Lo sono per lui. E per me. Perché mai
più di adesso, ho avuto bisogno di fare i conti con me stessa. E me la
sto cavando bene. Nonostante la sensazione di essere sola, dall’altra
parte del mondo, abbia qualcosa di estremamente inquietante.
Qui sono costretta a fare una parentesi dovuta, considerate le ultimi vicissitudini politiche, che stanno mettendo in subbuglio l’intera Nazione.
Non andrò nello specifico, non sono brava a parlare di politica io. Ci sono innumerevoli articoli che ne parlano, tra cui questo.
Gruppi di manifestanti stanno protestando in tutto il paese. Lottano contro la corruzione, contro un eccessivo investimento nella ristrutturazione di stadi, anziché in strutture di cui questo paese necessita.
I sostenitori sono tanti, la contestazione ha solide fondamenta. Il problema rimane la violenza.
Mio marito verrebbe e probabilmente, verrà giudicato per la scelta di spendere soldi per un biglietto in terza fila allo stadio Arena Fonte Nova di Salvador. Un biglietto comprato da tempo. Un biglietto desiderato.
Mio marito semplicemente ama il calcio. Anche questo paese lo amava, con un tempo verbale che oggi mi sembra d’obbligo.
In ogni caso, Lui adesso è lì e io spero solo che non succeda niente. La mia preoccupazione di donna e moglie, credo sia ovvia.
Poi c’è la sopracitata Europa e un viaggio che aspetto da tempo.
Madrid. Una delle mete in cima alla mia lista, dei posti che più desidero visitare. Meta che a settembre potrò depennare, per così dire.
Un regalo che ci siamo fatte, io e due delle mie migliori amiche, per il compleanno di una di loro. Un viaggio di quelli che usavo fare anni fa, quando ancora non avevo una famiglia.
Saranno pochi giorni, ovviamente. Ne io, nè la mia amica G., quella di cui avevo parlato qui, abbiamo dimenticato di lasciare a casa i nostri figli. Ma col consenso della famiglia e con un pò di incoscienza, abbiamo comunque deciso di partire.
Non so molto a riguardo di questa città e mi riprometto di studiare un bell’itinerario, in modo da sfruttare al meglio i giorni a nostra disposizione.
Quanlche settimana fa, quando cercavo informazioni a riguardo, mi sono imbattuta in questa citazione. E ho avuto come la sensazione di entrarci qualcosa. In quel preciso istante.
“Sul muro di un locale di Madrid c’è un cartello che dice: È PROIBITO IL CANTO FLAMENCO. Sul muro dell’aeroporto di Rio de Janeiro c’è un cartello che dice: È PROIBITO GIOCARE CON I CARRELLI PORTAVALIGIE. Il che vuol dire che c’è ancora gente che canta e c’è ancora gente che gioca [Eduardo Galeano].
Lo spagnolo non lo parlo. Sono mesi che faccio la corte ad un corso, che si tiene al Senac, una struttura privata, presente in tutto il paese, utile per chi lavora o desidera lavorare nei settori di commercio e turismo. Organizza corsi formativi di vario genere, dai costi contenuti, come quelli di lingue straniere.
Il “mio”, nello specifico, è un corso basico, con durata di un mese, quattro giorni alla settimana, tre ore al giorno, in un orario che non mi permetterebbe di fare il mio dovere di mamma.
Quindi?!! Nada. Per il momento, non se ne fa di niente.
Mi arrangerò con un corso su internet, utilizzando siti tipo Buzuu.com, che non mi permetteranno certo di imparare la lingua, ma almeno mi forniranno un vocabolario minimo, sufficiente perché me la possa cavare, spiccicando qualche parola nella lingua in uso, senza l’obbligo di dover ricorrere al mio, ormai arrugginito, inglese.
Le nostre valige rimangono aperte, metaforicamente parlando. Pronte per una nuona partenza.
Continuiamo ad andare avanti e questo è un bel modo di prendere la vita.
“Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo
le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove.”
le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove.”
[Un po’ per amore, un po’ per rabbia – Pino Cacucci]
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È bello vedere che siete 2 persone unite e vi concedete dei piccoli spaZi per voi come questi viaggi 🙂 lo dico perché non è una cosa comune a tutti! Anche a me e al mio fidanzato piace viaggiare e cerchiamo di fare break durante l'anno alla scoperta di posti nuovi. Ammetto di non aver seguito in questi giorni le notizie perché impegnata con lavoro ed un esame all'università, però nella mia città e stato fatto un corteo di "appoggio" a quello Rio e non ho avuto modo tempo di indagarne i motivi.. La violenza non è accettabile perché si passa immediatamente dalla parte del torto, però onestamente sarebbe meglio recuperare i soldi per migliorare la situazione economica del paese, per aiutare la parte povera che costruire miriadi di stadi che una volta terminato il mondiale restano li a prendere la muffa;-) buona serata!!!
Un corteo di appoggio per la protesta di Rio??!! Interessante. Se dovessi saperne di più, fammi sapere che sono curiosa!! 🙂
eh già, l'hanno fatto in Corso Italia e si chiamava "Genova per Rio".. in concomitanza in questi giorni si è svolto il Suq e addirittura hanno sfilato delle maschere stile carnevale brasiliano !!
Ma pensa te!! Sulla protesta non so, ma sicuramente le maschere devono essere state belle da vedere!!
le foto di voi due sono bellissime 🙂
[perche' siete voi bellissimi, e non smettero' mai di ripeterlo!]
anche io e mio marito, prima di trasferirci qui, ci concedevamo dei viaggi separati… l'ultimo (per me) e' stato nel maggio del 2009, proprio a Madrid :-), insieme ad altre amiche, eravamo in tutto una decina 🙂
mi ricordo che pero' siamo sopravvissute senza parlare spagnolo, ma con un inglese stentato.. in realta' la maggior parte delle volte "noi" parlavamo italiano, "loro" rispondevano in spagnolo, e si andava avanti 🙂
mi ricordo che si mangia un buonissimo prosciutto… slurp…. nostalgia!!!
🙂
Non so perché, ma la Spagna in generale, mi sembra una metà ideale da vivere con le amiche. Per la lingua, immagino che sia un pò come col portoghese, che se proprio non lo si parla, ci si arrangia!!
Il prosciutto… buono!!
certo Marica che si mangia un buonissimo prosciutto, il famosissimo e costosissimo PATA NEGRA!!!
Mai stata a Madrid, ma 2 volte in spagna in altre zone e me la sono sempre cavata alla grande con la lingua, senza parlare lo spagnolo.
Anch'io e mio marito siamo insieme dal 2005 e ci concediamo spazi nostri, direi che, senza esagerare perchè altrimenti sembra un po' una fuga da Alcatraz a mio avviso, siano un tocca sana.
Capisco anche la rabbia della gente per la scelta di disputare i mondiali e ora questa coppa in Brasile, togliendo fondi a cose ben + necessarie, perchè queste manifestazioni sportive danno grande prestigio, ma non c'è un ritorno economico rispetto all'investimento. Un abbraccio sandra e natallia
Il prosciutto lo metto in cima alla lista delle cose da mangiare!!
Il nostro amore allora, vanta gli stessi otto anni 🙂
Credo che questi lavori, in Brasile, nonostante abbiano dato lavoro a tante persone, non compensino la mancanza che hanno creato.
Abbraccio forte te e la bellissima Natallia. Ho visto le foto su facebook… è stupenda!!
Sandra, mi hai fatto ricordare che il mio ultimo viaggio da sola non e' stato nel 2009 a Madrid (come ho scritto sopra), ma… nel 2011 nel nord italia 😀
In Spagna ci vai alla grande con l'italiano, con l'inglese stan messi mediamente maluccio 😀
Madrid è bella se si evita (o si passa solo velocissimamente da) Puerta del Sol, a mio avviso 🙂
Se vuoi qualche suggerimento sui quartieri secondo me più interessanti scrivimi pure, io ci sono stata varie volte, l'ultima della quale a Settembre scorso.
Ne ho parlato anche nel blog:
http://oceans2.blogspot.pt/2012/09/cinque-cose-da-madrid.html
Io ti straconsiglio due mercati dove gustare il meglio della gastronomia madrilena (e basca, che è il top): rispettivamente, il Mercado de San Miguel e quello de San Antón. Il primo è famosissimo, tradizionale, sempre affollato, si prende da mangiare negli stand (c'è di tutto!) e si consuma ai tavoli (se si trova posto, sennò in piedi). Il secondo ha l'angolo pintxos (piccoli bocconcini deliziosi di cibo basco) fornitissimo.
Dai che Settembre è vicino!
Quante informazioni Elle, grazie!!
Leggo subito il tuo post su Madrid e appena ho un momento ti scrivo. I tuoi consigli mi sarebbero utilissimi!!
Intanto segno sulla lista mercatini e rispettive specialità gastronomiche. Prometto che attraverserò Puerta del Sol correndo 🙂
Sì, settembre arriverà in un batter d'occhio!!
è sempre incantevole leggerti!
Come avete accolto l'esito della partita?? ora voglio saperlo!!
Nina 🙂
Dolce Nina!!
A me personalmente non interessa molto. Ha vinto il Brasile ed è un pò come se festeggiassi la vittoria con mio figlio 🙂
Altra storia per quanto riguarda mio marito… nero!!
"Il mondo è un libro. Chi non viaggia ne legge soltanto una pagina". Non sono sicura di chi sia la citazione, so solo che poi, più si viaggia, più ci si accorge quante siano le pagine, e non si smetterebbe più di leggere! Per me viaggiare è necessario, per non farmi mancare l'aria nella mia quotidianità, per apprezzarla di più tornando piena di stimoli.
Bellissima la vostra capacità di concedervi dei momenti per voi, da godervi separati…è l'occasione per un viaggio interiore anche per chi resta, non solo per chi parte! E bellissimi tu e tuo figlio, mi ha quasi commosso la vostra doppia tifoseria…hai un bimbo davvero stupendo!
"è l'occasione per un viaggio interiore anche per chi resta, non solo per chi parte!"
Ed è bellissimo riabbracciarsi, dopo.
Grazie per i complimenti 🙂
dolce preoccupazione di donna e moglie .. 🙂
io sotto sotto volevo la vittoria del brasile per il cioccolatino <3
Sotto sotto pure io. Ma meglio non dirlo, sennò poi dicono che porto iella!! 😉
Aggiungo: «Ovunque non mi trovo, là è il luogo dove sono me stesso. O se vogliamo prendere il toro per le corna: dovunque fuori dal mondo» (Paul Auster)
Così, per gradire :*
Ed io gradisco, cara SiRvia.
Gradisco eccome.
Io penso che il calcio vissuto in maniera "sana" sia una bella cosa. Le persone che stanno manifestando lo fanno per una giustissima causa, ed è il governo a doversi vergognare, non le persone che hanno comprato un biglietto per assistere ad un evento sportivo (modestissimo parere personale).
Detto questo, fai benissimo a prenderti dei giorni per te da trascorrere con le tue amiche. Al tuo ritorno sarai ancora più splendida e carica per dedicarti in pieno alla tua famiglia. Madrid è una città "in lista", prima o poi ci devo assolutamente andare.
(Tu e tuo figlio siete bellissimi, lo sai vero?)
Penso anche io che, pochi giorni da dedicare a me stessa, siano utili per ricaricare un pò le batterie. Spero solo di non morire di saudade!!
E io che speravo di avere qualche buon consiglio da te, su Madrid, che sei una grande viaggiatrice 🙂
[Più che belli, siamo innamorati!!] Grazie mille Ciccola.
Io e mio marito da tanto tempo, causa lontananza dai nonni e troppi spostamenti, non riusciamo a prenderci qualche giorno per stare insieme noi due senza bimbi, ancor meno per prenderceli separati. Lui però ora ha un sogno: Vietnam, Cambogia e Thailandia per 18gg in moto, senza di me ovviamente che non potrei lasciare i bimbi così tanto e che non ce la farei nemmeno fisicamente a fare 400Km al giorno su una moto. Però giuro che se lui riesce a realizzarlo io poi mollo tutti e mi regalo qualche giorno in giro per la Thailandia sola in ricordo dei vecchi tempi di viaggiatrice solitaria! Un po' di sano egoismo ogni tanto ci vorrebbe, peccato che noi mamme non siamo affatto brave ad esercitarlo!
Mi fa piacere che tu stia meglio…
Bellissimo il sogno di tuo marito, ancor di più se fatto in moto.
Mio padre era un motociclista e io amavo, sopra ogni cosa, i nostri viaggi insieme!! Mi mancano da morire, entrambi.
Bravissima e coraggiosa tu, viaggiatrice solitaria.
In effetti, mi sento egoista e piena di sensi di colpa. Spero di vivere bene questo breve distacco!!
Non mi chiedere come ho fatta ad approdare in questo Paradiso di news ….piacevoli ..meravigliose.. interessanti.. visto il post voglio dedicarti la poesia della mia vita…continua a viaggiare sia mentalmente che fisicamente …io ora dopo anni di viaggi mi son fermata causa una piccola iena di 4 anni iperattivo …e soprattutto pericolosissimo ne pensa una e ne fa cento pertanto aspetto che si calmi un po'(pensa che a soli due anni a parigi scappò sulla pista dell'aeroporto con la polizia che lo inseguiva…scena da film)scusa mi sono dilungata….ecco qua..
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
— José Saramago
Allora un auguri speciale per la tua vita.ti seguirò piacevolmente.
elisiana
Benvenuta Elisiana!!
Grazie per le parole che hai scritto e per la bellissima citazione. Come avrai visto, mi piacciono tantissimo e le accolgo sempre come un regalo.
Viaggiare con un figlio piccolo non è facile, è vero. Ma spero di continuare a farlo, è una parte così bella della vita, che non riesco a pensare di privarmene totalmente.
Grazie ancora e sono felice di sapere che continuerai a leggermi.
Un abbraccio.
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