Eva non posso che allungare le braccia dall'Italia fino al Brasile per abbracciarti nel modo più caloroso che posso. Spero che questo mare agitato si plachi in fretta e lasci il posto a un navigare in acque cristalline e felici senza scogli. Sinceramente colpita Sandra
Le cose vanno decisamente meglio, anche se dentro me il mare è ancora agitato. Intanto il tempo passa e ogni giorno è un nuovo traguardo!! Mi allungo anche io, così l'abbraccio ce lo diamo a metà strada, in messo all'oceano.
Accidenti…ho letto tutto d'un fiato il tuo post… E si :hai ragione a raccontarti così. E si : hai ragione a lamentare una serenità flebile. E si: hai ragione a distinguere il dolore di donna dal dolore di uomo. Tutto questo io l'ho già passato. E al mio terzo tentativo di FIVET (in giugno) spero di non ripassarlo. Non puoi farci nulla. Hai deciso/abbiamo deciso di provare questa tortuosa strada e ci tocca oltrepassare per vedere se al di là troviamo sole o tempesta. Mai e poi mai sarei arrivata a 50 anni con questo rimpianto. Questo di giugno sarà l'ultimo tentativo, ma ameno ci ho provato. Non sentirti inadeguata come mamma. Le mamme migliori sono quelle "normali" che cedono sotto il peso del dolore e non quelle fighe. In bocca al lupo e che il tuo cammino di porti alla meta perfetta. Un abbraccio da una fivettara.
La condivisione ha un potere enorme. È in questo modo che si riesce ad analizzare il proprio punto di vista, ad avere un'opinione più obiettiva dei fatti. Non sono sola. Non che sia felice di sapere che ci sono altre persone che provano e conoscono queste emozioni quanto e meglio di me, però in qualche modo lo scoglio diventa praticabile, la montagna non è più così difficile da scalare. Se ce la fai tu, posso farcela io e viceversa. Credo sia importantissimo fare nella vita tutto quello che un giorno ci permetta di guardare indietro senza rimpianti… È un sentimento così triste. Non possiamo controllare del tutto il nostro futuro, ma possiamo provare. Questo sì. Che il tuo tentativo di giugno sia l'ultimo e che ti porti la felicità che con forza rincorri!! Ti abbraccio e spero di ricevere buone notizie.
Tutta questa tempesta e' il modo in cui noi donne siamo bellissime e spesso Maledettamente assurde. Loro, gli uomini, spesso non arrivano alla profondita'di Anime complesse come noi! Non ce l'hanno proprio quel qualcosa solo nostro che mangia il cuore così.. Incontratevi a meta', solo lì troverete riparo, solo li sarete belli come sapete di essere.. In qualinque modo vuoi noi siamo qui.. E'difficile, ma le donne sono Energia pura e tu ne sei l'esempio! Accarezzo i cuori che ti abitano! http://m.youtube.com/watch?v=LxL37SEl2IA&feature=youtu.be
La testa di noi donne è un luogo incredibile e le contraddizioni ci rappresentano. L'uomo è un'altra cosa e l'errore sta proprio nell'eccessiva aspettativa. In realtà, questo non accade solo verso il nostro compagno, ovvero ci si aspetta che tutti capiscano la nostra confusione, la nostra sofferenza, per poi scoprire che non è così, la maggior parte delle volte. Io però sono particolarmente fortunata, perché ho questo posto speciale e ho voi, che lo rendete tale. Come sempre, grazie tesoro!!
Ti dico un giorno che non so se ripasserò dal tuo blog e torno e ti trovo in attesa del figlio tanto desiderato. Sii felice, ti prego. Io non ho sofferto come te per avere un bambino ma penso che ora ti posso dare un consiglio: la paura che qualcosa vada storto è micidiale, il corpo è in continua trasformazione, gonfiori, dolorini, doloretti, nausee. Se hai un dubbio non avere paura di chiamare un medico, mai. Meglio una volta in più. Seconda cosa: anche io e mio marito siamo sempre stati litigiosi, per carattere. Le liti più grandi, violente, intense, pazzesche le abbiamo avute all'inizio (tre mesi almeno) della mia gravidanza. Qualcuno ti dirà che sono gli ormoni, io penso che sia l'improvviso cambiamento di prospettive, ci ripieghiamo in noi stesse, vorremmo lasciare fuori il mondo e non possiamo. Cerca di far riposare il cervello, cerca di essere un po' superficiale. Lo so, è tutto difficile e mille consigli non ti aiuteranno. Ma ce la farai. Giulia da Firenze
Rispondo solo adesso, ma io questo messaggio l'ho letto venerdì sera e posso assicurarti che mi è stato di grande aiuto e sollievo. Mi sento sentita meno sciocca riguardo ai sintomi che continuamente lamento e meno strana nel permettere litigi in un periodo che dovrebbe essere di piena ed enorme felicità. È così vero quando dici che vorremmo solo lasciare il mondo fuori. È quello che provo, più spesso di quanto vorrei e non posso, perché ho un figlio e un marito al mio fianco. È quello il momento in cui entrano in lotta due donne e rendono inevitabile lo scontro. Con grande sforzo, ma davvero sto cercando di prendere le cose con leggerezza. Qualche volta anche con successo. Sono così felice che tu sia ripassata!! Grazie.
Minuto dopo minuto, è così. Poi passano i giorni, le settimane e diventa quarto d'ora dopo quarto d'ora. Poi ora dopo ora, poi giorno dopo giorno. Poi un giorno arriva il senso di colpa per non averci pensato nemmeno per un minuto il giorno prima. E il petto si solleva, la morsa non opprime più. Eva, spero accada pian piano anche a te. Un abbraccio
Ci sarebbe così tanto da dire sul tempo. Amato e odiato, è qualcosa di indefinito nella sua precisione. È scandito perfettamente, eppure di così libera interpretazione. Mi piace moltissimo quello che hai scritto e mi auguro che accada anche nel mio caso!! Grazie di cuore.
Grazie per averci regalato i tuoi pensieri e la tua scrittura…non ho consigli, forse mi sentirei nel tuo stesso identico modo..spero solo che arrivi un momento di calma, di serenità, un porto sicuro in cui riposare un pò la tua mente e il tuo corpo stanchi..spero che arrivi presto la dolcezza dell'attesa felice e che la paura vada via piano piano senza lasciare traccia…ti abbraccio forte!!!
Grazie a te per esserci. Non sempre sono indispensabili consigli, ma una carezza fatta di belle parole e speranza ha sempre il suo grande valore!! Ti stringo forte
Oh Eva. Che pugno in faccia queste tue parole. Nello stomaco. Ora ti capisco, ti capisco davvero. La paura folle e cieca, i rari momenti di lucidità in cui rifai promesse di razionalità che non potrai mai mantenere. E soprattutto le litigate, il rancore, le coltellate. La disperata sensazione di essere due amici naufraghi che invece che tendersi la mano, come sarebbe naturale e si é sempre pensato che succedesse, cercano di affogarsi a vicenda. Non ho fatto questo esempio a caso, Eva. Perché immagino tu sappia che soccorrere qualcuno che sta x affogare é difficilissimo, perché preso dal panico tira calci e pugni a chi gli tende la mano. E voi siete in due a dover essere soccorsi, e a soccorrere. Anche se so che non serve a nulla ora dirtelo e ridirtelo, tu continua a ripetertelo come un mantra: nulla di quello che tu fai o vivi può interferire con la crescita del tuo bambino. Lo stress e litigate fanno male a te, e di conseguenza anche a lui. Ma tanto quanto può far male far mangiare a N.E. una merenda confezionata invece che un frutto di stagione: non é certo l'ideale ma di sicuro non lo fa finire all'ospedale. Ricordo che per decine e decine di volte, in lacrime e stravolta, mi trovavo a cercare forsennatamente su google "danni litigata feto" "forte stress primo trimestre gravidanza" e altre amenità del genere. Poi dopo ore ritrovavo momentaneamente la lucidità e mi ricordavo che i bambini nascono durante le guerre, in seguito a stupri, in famiglie disastrate, da madri tossiche, sotto i bombardamenti, dopo i terremoti. Nascono se é destino che nascano, Eva. L'amara e dura verità é semplicemente questa. Prendi fiato, Eva, respira. Cerca di fare yoga, se non l'hai mai fatto cerca di fare ciò che secondo te più gli assomiglia. Cerca di far passare il tempo. Tra qualche settimana andrà tutto un po' meglio, te lo prometto.
Elisa, questa volta ti sei superata. Non so neanche cosa rispondere, tanto è stato profondo e preciso il tuo commento. Mi rivedo in tutto, condivido ogni singola frase, ogni parola. Inutile dirti quanto mi siano stati di aiuto questi tuoi pensieri. Uno schiaffo in pieno viso, esattamente quello di cui avevo bisogno. Spero che il destino decida di concedere una chance a questo bambino, di far parte della nostra famiglia, di poter vivere la sua vita, che non sarà la migliore di tutte, ma che varrà sempre e comunque la pena!! Non ho mai fatto yoga, nella sbagliata convinzione che non fosse adatto a me, alla mia irrequietezza. Oggi mi ritrovo a cercare su internet qualcosa che gli somigli. Oggi ne sento il bisogno. Un grazie non è sufficiente per quanto fai per me. Sei arrivata come un dono nella mia vita.
credo che sia normale che non ti senti piu' quella di prima… ora sei incinta 🙂 a parte gli scherzi, credo/so che e' micidiale perdere qualcosa dopo che lo si e' conosciuto… capisco appieno le tue paure, ma come dicevano sopra devi cercare di trasformare i minuti in quarti d'ora e poi in ore e poi in giorni… credo che come passino le settimane, tutto si tranquillizzi… e vedrai, in un batter d'occhio arrivera' il momento in cui te lo sentirai scalciare dentro… scalciando via tutte le tue paure 🙂
e non farti troppe "pippe mentali", il vostro amore e' forte, molto forte, si sente anche da qui!
Il punto è proprio quello, convincersi di essere incinta. Per assurdo, è la parte più complicata, quella della presa di coscienza. Mio marito ormai sorride delle mie bizzarre giustificazioni, riguardo i sintomi. Le nausee ormai continue, sono ovviamente dovute a qualcosa che ho mangiato. La pancia che inizia a modificarsi, è ovviamente dovuta a costipazione, che a sua volta è dovuta all'alimentazione. La stanchezza è dovuta al poco sonno, anche quando dormo. E' come se giustificassi ogni sensazione, per non illudermi di una gravidanza che potrebbe finire con la stessa violenza con cui le beta erano scese. Mi sorprendo di questo atteggiamento, che non riuscirà comunque a proteggermi. Grazie per questa visione esterna del nostro Amore 🙂 Vi abbraccio
Eccomi, la regina dell'ansia del primo trimestre, ma che dico? Ecco l'ansia in persona! Pensa che mi ero comprata l'attrezzo per sentire ilbattito del cuore, e una volta al giorno andavo ad ascoltare se c'era ancora. Ha ragione chi ti ha detto che piano piano ti rilasserai, quando lo sentirai muovere per tutto il giorno ti dimenticherai di come duro fosse questo momento 🙂 peró diciamo che ci sarà sempre qualcosa che ti farà paura, finché non lo vedrai..e poi dopo?io vado controllare se respira ogni tanto. E ho detto tutto. Lo so, quando abbiamo un tesoro cosí prezioso da custodire, la paura di perderlo è grande, credo che sia normale per tutte le mamme 🙂 quindi accettati anche con le tue debolezze e non temere, noi siamo tutte qui con te!!
Un paio di sere fa, insieme a mio marito, abbiamo cercato su internet quell'attrezzo e se non fosse che funziona a partire dalla dodicesima settimana, sarebbe già in viaggio verso casa nostra!! Non escludo comunque l'acquisto 🙂 Hai pienamente ragione, col tempo le cose migliorano. Eppure, la paura di perdere quanto di meraviglioso abbiamo, non se ne andrà mai. Credo sia il prezzo da pagare per la felicità e un modo per apprezzare quotidianamente, quello che la vita ci ha concesso. Grazie ancora una volta, i tuoi consigli mi fanno tanto bene e mi fanno sentire meno strana 🙂
Avevo deciso di lasciare i blog per tentare di ricucire la mia relazione ma prima la legge che rende incostituzionale il divieto di eterologa.. Non potevo non partecipare, poi due giorni che leggo il titolo del tuo post e non riuscivo a visualizzarlo, ero preoccupatissima!! Eva, ha ragione Miele, in tutto. E hai ragione tu quando dici che i tuoi pensieri e le emozioni mutano come il vento. Ma scriverle forse rende troppo reale un momento passeggero. Il dolore ricorda: divide non unisce. La lotta ci rende uniti con il nostro compagno…noi lo siamo stati tantissimo. Ma il dolore e la paura sono istinti irrazionali e ognuno li vive in modo personale e non si possono affrontare insieme. Il dolore divide, io ho odiato lui perché mi sembrava che avesse smesso di soffrire per il nostro ' lutto'. E allora gli ho fatto la guerra. Ma era il suo modo di affrontare il suo dolore diverso dal mio. Voi ora avete paura…è normale amica mia.. E un po' sono anche gli ormoni dai :-). Ti abbraccio!
Probabilmente l'errore sta nel non saper accettare il modo personale che l'altro ha di soffrire. Accade anche con l'amore, quando lamentiamo mancanze o disattenzioni, solo perché quello che ci viene dato non rispecchia le nostre aspettative. Anche io critico spesso la leggerezza di mio marito, che poi tale non è, ma è solo un diverso modo di vivere questo miracolo e di sopportare le tracce di dolore rimaste. Ho deciso di pubblicare questo post, proprio per non lasciare il dubbio di un post fantasma, con un titolo poco promettente. Sono felice di averti qui, un'inaspettata sorpresa… Mi sa che cercherò nuovamente un modo per farti preoccupare, se questo ha il potere di riportarti a me 🙂 Ti abbraccio e spero tanto che il lavoro che farai su te stessa ti porti a trovare l'equilibrio che per tutta la vita inseguiamo, ognuno a modo proprio.
Eva cara, non posso fare altro che confermare quanto ti è stato detto dalle altre sopra…la paura, quando si ha un tesoro così prezioso da custodire, diventa parte della quotidianità…fino a che non la riconosci neppure più, ti rendi semplicemente conto di essere cambiata, di non riconoscerti più nella te stessa di prima (te lo scrissi tempo fa in una mail, ricordi?). E le litigate purtroppo, quando lo stress cresce, diventano una valvola di sfogo, si diventa l'uno il bersaglio dell'altro, su cui sfogarsi…non so se può consolare, ma come vedi capita a tutte, le famiglie da Mulino Bianco non sono sempre vere. La cosa bella e' che col passare del tempo, ti renderai conto di quanta dolcezza c'è in questi giorni ti attesa. Sei un'anima battagliera, ti capisco…puntiamo alla calma, ma non facciamo mai finire le nostre lotte interiori. Concordo con Miele su quanto faccia bene lo yoga per imparare ad affrontare la vita con un approccio migliore. Ti auguro il meglio cara, a te e alla tua stupenda famiglia! Siete sempre bellissimi!
Ricordo perfettamente le tue parole. E le mie, anche. Proprio per questo stento a riconoscermi, sorprendendomi con atteggiamenti inattesi e mai provati prima d'ora. Solo condividendo e parlando, scopro che non sono poi così diversi e che siamo in tante a provarli. La vita è una continua fonte di meraviglia. Attendo, con la ormai nota impazienza, di essere abbagliata ancora una volta. Sento con te una grande affinità. Che non ci rende uguali, ma che ci regala sfumature identiche. Un abbraccio anche a voi famiglia!!
Durante la seconda gravidanza ho fatto fi quelle litigate che quando oggi miciomao urla, spesso, troppo spesso, mi sento in colpa..che abbia sentito tutto? Dentro di te c'è un tale scombussolamento ormonale che credo sia normale sentirsi come ti senti tu. Forza Eva, forza, ci vuole tanta forza e tu ce l'hai.
Dopo tutte le esperienze che avete condiviso con me, mi sono convinta che una litigata, per quanto brutta, non avrà un peso decisivo sull'andamento di questa gravidanza. Il senso di colpa è un'altra storia, riguarda più che altro la nostra coscienza. E pensare che vantavo un assoluto controllo sui miei ormoni… 🙂 Grazie carissima
Tranquilla Tutto passa La nausea aumenterà e starai male confusa e goffa Ma poi sarà il viaggio più bello della tua vita, viaggiatrice E vi renderà ancora più belli
Io i primi 5 mesi della mia gravidanza gemellare e inaspettata ero in india per la ricerca della mia tesi di laurea Dovevo lavorare e studiare e stavo malissimo non capivo dove sarei andata e avevo tanta paura di abbandonare la me ragazza Litigavamo sempre e poi ci amavamo e riappacucavamo in una capanna Ho dormito tantissimo Mi sono laureata dopo due anni Ma quello che ho trovato e' stato davvero incredibile
Sono quella che era passata per caso con la sensazione positiva Che c'è ancora e di più
La nausea è sempre più forte, il malessere più gradito che abbia mai conosciuto. La tua storia è bellissima e tu sei una donna, mamma, viaggiatice davvero coraggiosa. Non mi meraviglia affatto questo tuo modo di essere così ottimista e brillante!! Mi fido della tua sensazione. Grazie per avermi regalato positività e un pezzetto della tua affascinante vita. Un abbraccio a te e ai tuoi bambini
Eva, capisco la tua paura e credo che sia più che normale. Ogni gravidanza è preziosa ma le gravidanze arrivate dopo un percorso come il vostro lo sono ancora di più. Ecco perchè la mente viaggia, la tensione cresce. Arriva iI senso di inadeguatezza e quel perenne punto interrogativo che vorresti mettere da parte, nascondere, per poter vivere serenamente questi momenti. Certo, anche gli ormoni fanno la loro parte. Sono contenta che tu stia meglio, sono passata per dirti che quello che stai vivendo, come già sai, è qualcosa di passeggero, è qualcosa che è già successo e succederà a tante di noi. E' il peso delle nostre storie difficili che possiamo sperare si possa allegerire durante il percorso.
Ti rispondo ieri e oggi mi accorgo che il mio commento non c'è!! Ti avevo scritto che certo, tu mi capisco eccome!! Conosci bene la sofferenza e anche la gioia. Contenuta e grande. Ti avevo scritto che aspettavo con ansia oggi per leggere buone nuove ed è così, ti penso molto, con profondo affetto e speranza!! Lo so che non possiamo esagerare, ma leggere il tuo ultimo post è stata una festa. Il nostro percorso è lungo e tortuoso, ma quello che conta è arrivare alla meta desiderata. Poco importa se ci arriveremo a piccoli passi. La pazienza abbiamo imparato ad averla lungo il tragitto. La forza ce l'abbiamo da quando abbiamo deciso di affrontare questo percorso!! Ti stringo forte, sospesa.
cara Eva, siccome ti ho nel mio blog roll, ho letto questo titolo alcuni giorni fa e pero' cliccando sopra diceva Spiacente la pagina non e' disponibile. Sono partita per una piccola fuga con mio marito a Roma, ovviamente felice, ma il pensiero di te, di cosa stava succedendo, mi e' tornato spesso in mente… sono stata bene in questi due giorni a Roma, e lo stesso mi sono augurata di te, seduta su uno dei gradini davanti alla Fontana di Trevi all'una di notte, nel mezzo del vociare e delle luci e degli sprazzi, ho espresso il mio desiderio per te: che fosse solo stanchezza, paura, nausea, sonno e fatica arretrate, insomma, che fossero quelle cose che pero' si aggiustano, che una soluzione la si trova sempre e a volte serve solo un po' di spazio per recuperare l'energia/ un abbraccio
In effetti questo è stato un post un pò patito. Prima nel scriverlo, poi nel pubblicarlo non una, ma ben due volte. Temo che questo atteggiamento rispecchi abbastanza questo periodo di grande incertezza. Mi hai fatto un regalo stupendo, un'immagine bellissima che tengo stretta nel cuore. Per avermi rivolto il tuo pensiero in un momento così speciale e felice. Per averlo fatto in una città importante per me, che custodisce alcuni dei ricordi più belli legati alla mia vita. Per averlo fatto proprio di fronte alla fontana dei desideri, di averne espresso uno appositamente per me. Per aver scelto la notte, che porta sempre con se una buona dose di magia. Mi manca molto viverla, è così bella, soprattutto in primavera!! Anche il mio è stato un buon weekend, non altrettanto speciale, ma sicuramente sereno!! Ed è tutto quello di cui ho bisogno adesso. Grazie mille Vale!!
Cara Eva, mi ritrovo molto in ciò che hai scritto in queste pagine…sei stata molto sincera! Questa onestà non è da tutti, non è facile ammettere di avere certe fragilità ma ti assicuro che è tutto profondamente umano e naturale…le relazioni diventano tese, le parole stridono e fanno male, i pensieri diventano così ricorrenti da diventare paranoici…tranquilla è tutto nella norma, te lo dico non per minimizzare le tue paure e le tue preoccupazioni perchè hai tutto il diritto di provarle ma per sdrammatizzare un po', per farti sorridere e per farti sentire assolutamente mamma in divenire…Anche i dolori che hai descritto fanno parte del pacchetto, ricordo con angoscia il timore per ciò che sentivo, il mio continuo ed ossessivo ascoltarmi…eppure è così, è il nostro corpo che si sta adattando alla nuova situazione, per quanto ti faccia paura ammetterlo, è in trasformazione e come tutte le metamorfosi non può essere indolore…L'aspetto positivo e meraviglioso però c'é, non credere e non è soltanto il lieto fine! Ad un certo punto ti sentirai libera da ciò che ti opprimeva e ti permetterai di essere felice, allegra e spensierata, di godere di questa gravidanza con tuo marito e tuo figlio…fidati perchè ciò accadrà prima di quanto ti aspetti, del resto si sa che la vita ha sempre molta fantasia…un carissimo e dolcissimo abbraccio 🙂
Mi trasmette una grande carica sapere di non essere la sola a vivere certe emozioni, paure, sensazioni. Sai, credo che una parte di colpa, per questa grande insicurezza, sia anche dovuta alla mancanza di tutte le donne che hanno sempre fatto parte della mia vita. Certo la tecnologia oggi fa miracoli e loro fanno il possibile per essere presenti. Ma alcuni giorno mi dico che forse basterebbe una bella chiaccherata sul divano con una di loro, mia madre, mia suocera, la mia migliore amica mamma di due, la mia amica incinta dopo una lunga ricerca proprio come me. Ma la vita è così e questo è il prezzo che devo pagare per vivere in questo paradiso!! Attendo con ansia il giorno in cui potrò crederci davvero e godermi con più naturalezza questa mia gravidanza!! Un abbraccio grande Lia
Aggiungo anche di non temere, tu sei ancora quella splendida e coraggiosa ragazza che pensavi di essere, sei soltanto fragile e umana come tutte le mamme in attesa, accetta questa tua identità che fa anch'essa parte di te e non averne paura, anzi, cerca di farti qualche sconto, prova ad essere un po' più clemente con questa te stessa, perdonati qualcosa e vedrai che starai subito meglio…;-)
Per quanto riguarda il caos emotivo che stai vivendo, ti rispondo con alcune parole di una delle mia canzoni preferite della Buona Novella di Fabrizio di André (Che adoro!!!) "…so che tra un'ora forse piangerai, poi la tua mano nasconderà un sorriso, gioia e dolore hanno il confine incerto nella stagione che illumina il viso…" e che é diventata anche la ninna nanna preferita da Nora, la mia bimba di mezzo!!!
Una volta, durante una delle mie gravidanze, ero a letto tanto per cambiare, e mio marito arrivò con le buste della spesa. Fu maldestro e gli cadde una bottiglia di birra appena acquistata in camera da letto! Vetri e birra ovunque. Io iniziai a urlare che avevo le nausee e che lui non era capace di fare niente e che nonostante le mie condizioni mi dovevo alzare! E mi alzai. Cominciai a pulire e raccogliere la birra con gli stracci nonostante la mia pancia pesante. Poi guardai la mattonella rotta del pavimento: avevo bisogno di arrabbiarmi. Ero stata ingiusta e lo sapevo ma avevo bisogno di questo, di attirare a me tutta l'energia della terra e poi lasciarla sfogare, perché stavo sorreggendo il mondo in quel momento, e il mio bambino era un mondo difficile e pesante. Non si è davvero obiettivi in queste situazioni, e non c'è ragione da una parte o dall'altra. Ci sono solo pesi da portare e da sopportare, fisici ed emotivi e tu lo sai che poi, un giorno, guardando quel buco sulla mattonella, riconoscerai che, pur facendoti soffrire, era necessario farlo. Un abbraccio.
Qualche giorno fa, proprio quando la casa era finalmente pulita, dopo giorni di caos totale, mio marito si è messo a tagliare del compensato in sala. Così, come fosse la cosa più normale del mondo. Capisco perfettamente quello che dici. Non solo nel gesto in sè, importante o no, voluto o meno. È la reazione e tutto quello che ci mettiamo dentro. Carichiamo un evento di un peso che va oltre il suo effettivo valore. Ci mettiamo dentro tutto quello che abbiamo dentro… Ed è tanta, tanta roba!! Spero che il tuo sia stato un sereno compleanno!! Ti abbraccio forte e come sempre, grazie.
Cara Eva, quanto mi è dispiaciuto leggere queste parole… Un vero pugno nello stomaco, come ha detto un'altra commentatrice… Anch'io sto vivendo giorni pieni di ansia. Capisco il vivere minuto per minuto. La paura che tutto crolli da un momento all'altro. La rabbia. Qualche giorno fa ho avuto una grossa litigata in famiglia. Credo di averti parlato della mia situazione famigliare (con la mia famiglia d'origine, intendo, non con mio marito!). Poi mi sono arrabbiata con me stessa, perché devo pensare al mio bambino, non a delle persone che voglio fuori dalla mia vita. Ho cominciato a pensare che tutta quella rabbia (io quando mi arrabbio mica scherzo, eh) avesse potuto fare male al bambino. Ho vissuto giorni pieni d'ansia (ancora più del solito, intendo) finché non ho deciso di fare l'ennesima ecografia per verificare che fosse tutto a posto… Lo è. Ed ora mi sono ripromessa di stare serena. Ciò per dirti che in questo periodo entrambe dobbiamo stringere i denti e cercare di rimanere tranquille, anche se in certi momenti ci sembra impossibile. Non litigare con tuo marito. Mi dispiace, io non sono d'accordo col fatto che sia un fantomatico destino a comandare tutto. E' vero, ci sono tossiche che danno alla luce bambini sani che magari manco vogliono (quante volte ho sofferto pensando a queste cose…), ma questo non vuol dire che possiamo andare a fare paracadutismo perché tanto se è destino che nasca, nascerà lo stesso…! Devi prenderti cura di te e del bimbo dentro di te. A differenza di me, tu hai anche un altro, importantissimo motivo per mantenere la lucidità e non sprecare le forze in inutili litigi. Il bellissimo bambino che sta crescendo e che ha bisogno della sua mamma. Immagino non sia facile vivere una gravidanza, tra l'altro a lungo desiderata e partita in maniera travagliata, con un bimbo piccolo da crescere. Ma ce la devi fare. Per la tua famiglia. Non è il momento di litigare, tesoro. Io ho litigato tanto con mio marito in questi anni a causa della sterilità. Ci siamo sputati addosso tanto rancore. Ma adesso basta, adesso è il tempo di gioire, anche se con il fiato sospeso… E di essere preoccupati, ma insieme, tenendoci per mano. Mi raccomando!!
Eva non posso che allungare le braccia dall'Italia fino al Brasile per abbracciarti nel modo più caloroso che posso. Spero che questo mare agitato si plachi in fretta e lasci il posto a un navigare in acque cristalline e felici senza scogli. Sinceramente colpita Sandra
Le cose vanno decisamente meglio, anche se dentro me il mare è ancora agitato. Intanto il tempo passa e ogni giorno è un nuovo traguardo!!
Mi allungo anche io, così l'abbraccio ce lo diamo a metà strada, in messo all'oceano.
Accidenti…ho letto tutto d'un fiato il tuo post… E si :hai ragione a raccontarti così. E si : hai ragione a lamentare una serenità flebile. E si: hai ragione a distinguere il dolore di donna dal dolore di uomo. Tutto questo io l'ho già passato. E al mio terzo tentativo di FIVET (in giugno) spero di non ripassarlo. Non puoi farci nulla. Hai deciso/abbiamo deciso di provare questa tortuosa strada e ci tocca oltrepassare per vedere se al di là troviamo sole o tempesta. Mai e poi mai sarei arrivata a 50 anni con questo rimpianto. Questo di giugno sarà l'ultimo tentativo, ma ameno ci ho provato. Non sentirti inadeguata come mamma. Le mamme migliori sono quelle "normali" che cedono sotto il peso del dolore e non quelle fighe. In bocca al lupo e che il tuo cammino di porti alla meta perfetta.
Un abbraccio da una fivettara.
La condivisione ha un potere enorme. È in questo modo che si riesce ad analizzare il proprio punto di vista, ad avere un'opinione più obiettiva dei fatti.
Non sono sola. Non che sia felice di sapere che ci sono altre persone che provano e conoscono queste emozioni quanto e meglio di me, però in qualche modo lo scoglio diventa praticabile, la montagna non è più così difficile da scalare.
Se ce la fai tu, posso farcela io e viceversa.
Credo sia importantissimo fare nella vita tutto quello che un giorno ci permetta di guardare indietro senza rimpianti… È un sentimento così triste. Non possiamo controllare del tutto il nostro futuro, ma possiamo provare. Questo sì.
Che il tuo tentativo di giugno sia l'ultimo e che ti porti la felicità che con forza rincorri!!
Ti abbraccio e spero di ricevere buone notizie.
Tutta questa tempesta e' il modo in cui noi donne siamo bellissime e spesso Maledettamente assurde.
Loro, gli uomini, spesso non arrivano alla profondita'di Anime complesse come noi! Non ce l'hanno proprio quel qualcosa solo nostro che mangia il cuore così..
Incontratevi a meta', solo lì troverete riparo, solo li sarete belli come sapete di essere..
In qualinque modo vuoi noi siamo qui..
E'difficile, ma le donne sono Energia pura e tu ne sei l'esempio!
Accarezzo i cuori che ti abitano!
http://m.youtube.com/watch?v=LxL37SEl2IA&feature=youtu.be
La testa di noi donne è un luogo incredibile e le contraddizioni ci rappresentano. L'uomo è un'altra cosa e l'errore sta proprio nell'eccessiva aspettativa. In realtà, questo non accade solo verso il nostro compagno, ovvero ci si aspetta che tutti capiscano la nostra confusione, la nostra sofferenza, per poi scoprire che non è così, la maggior parte delle volte.
Io però sono particolarmente fortunata, perché ho questo posto speciale e ho voi, che lo rendete tale.
Come sempre, grazie tesoro!!
Ti dico un giorno che non so se ripasserò dal tuo blog e torno e ti trovo in attesa del figlio tanto desiderato. Sii felice, ti prego. Io non ho sofferto come te per avere un bambino ma penso che ora ti posso dare un consiglio: la paura che qualcosa vada storto è micidiale, il corpo è in continua trasformazione, gonfiori, dolorini, doloretti, nausee. Se hai un dubbio non avere paura di chiamare un medico, mai. Meglio una volta in più. Seconda cosa: anche io e mio marito siamo sempre stati litigiosi, per carattere. Le liti più grandi, violente, intense, pazzesche le abbiamo avute all'inizio (tre mesi almeno) della mia gravidanza. Qualcuno ti dirà che sono gli ormoni, io penso che sia l'improvviso cambiamento di prospettive, ci ripieghiamo in noi stesse, vorremmo lasciare fuori il mondo e non possiamo.
Cerca di far riposare il cervello, cerca di essere un po' superficiale. Lo so, è tutto difficile e mille consigli non ti aiuteranno. Ma ce la farai. Giulia da Firenze
Rispondo solo adesso, ma io questo messaggio l'ho letto venerdì sera e posso assicurarti che mi è stato di grande aiuto e sollievo.
Mi sento sentita meno sciocca riguardo ai sintomi che continuamente lamento e meno strana nel permettere litigi in un periodo che dovrebbe essere di piena ed enorme felicità.
È così vero quando dici che vorremmo solo lasciare il mondo fuori. È quello che provo, più spesso di quanto vorrei e non posso, perché ho un figlio e un marito al mio fianco. È quello il momento in cui entrano in lotta due donne e rendono inevitabile lo scontro.
Con grande sforzo, ma davvero sto cercando di prendere le cose con leggerezza. Qualche volta anche con successo.
Sono così felice che tu sia ripassata!! Grazie.
Minuto dopo minuto, è così. Poi passano i giorni, le settimane e diventa quarto d'ora dopo quarto d'ora. Poi ora dopo ora, poi giorno dopo giorno. Poi un giorno arriva il senso di colpa per non averci pensato nemmeno per un minuto il giorno prima. E il petto si solleva, la morsa non opprime più.
Eva, spero accada pian piano anche a te. Un abbraccio
Ci sarebbe così tanto da dire sul tempo. Amato e odiato, è qualcosa di indefinito nella sua precisione. È scandito perfettamente, eppure di così libera interpretazione.
Mi piace moltissimo quello che hai scritto e mi auguro che accada anche nel mio caso!! Grazie di cuore.
Grazie per averci regalato i tuoi pensieri e la tua scrittura…non ho consigli, forse mi sentirei nel tuo stesso identico modo..spero solo che arrivi un momento di calma, di serenità, un porto sicuro in cui riposare un pò la tua mente e il tuo corpo stanchi..spero che arrivi presto la dolcezza dell'attesa felice e che la paura vada via piano piano senza lasciare traccia…ti abbraccio forte!!!
Grazie a te per esserci. Non sempre sono indispensabili consigli, ma una carezza fatta di belle parole e speranza ha sempre il suo grande valore!!
Ti stringo forte
Oh Eva. Che pugno in faccia queste tue parole. Nello stomaco.
Ora ti capisco, ti capisco davvero. La paura folle e cieca, i rari momenti di lucidità in cui rifai promesse di razionalità che non potrai mai mantenere. E soprattutto le litigate, il rancore, le coltellate. La disperata sensazione di essere due amici naufraghi che invece che tendersi la mano, come sarebbe naturale e si é sempre pensato che succedesse, cercano di affogarsi a vicenda. Non ho fatto questo esempio a caso, Eva. Perché immagino tu sappia che soccorrere qualcuno che sta x affogare é difficilissimo, perché preso dal panico tira calci e pugni a chi gli tende la mano. E voi siete in due a dover essere soccorsi, e a soccorrere.
Anche se so che non serve a nulla ora dirtelo e ridirtelo, tu continua a ripetertelo come un mantra: nulla di quello che tu fai o vivi può interferire con la crescita del tuo bambino. Lo stress e litigate fanno male a te, e di conseguenza anche a lui. Ma tanto quanto può far male far mangiare a N.E. una merenda confezionata invece che un frutto di stagione: non é certo l'ideale ma di sicuro non lo fa finire all'ospedale.
Ricordo che per decine e decine di volte, in lacrime e stravolta, mi trovavo a cercare forsennatamente su google "danni litigata feto" "forte stress primo trimestre gravidanza" e altre amenità del genere. Poi dopo ore ritrovavo momentaneamente la lucidità e mi ricordavo che i bambini nascono durante le guerre, in seguito a stupri, in famiglie disastrate, da madri tossiche, sotto i bombardamenti, dopo i terremoti. Nascono se é destino che nascano, Eva. L'amara e dura verità é semplicemente questa.
Prendi fiato, Eva, respira. Cerca di fare yoga, se non l'hai mai fatto cerca di fare ciò che secondo te più gli assomiglia.
Cerca di far passare il tempo. Tra qualche settimana andrà tutto un po' meglio, te lo prometto.
Elisa, questa volta ti sei superata. Non so neanche cosa rispondere, tanto è stato profondo e preciso il tuo commento. Mi rivedo in tutto, condivido ogni singola frase, ogni parola.
Inutile dirti quanto mi siano stati di aiuto questi tuoi pensieri. Uno schiaffo in pieno viso, esattamente quello di cui avevo bisogno.
Spero che il destino decida di concedere una chance a questo bambino, di far parte della nostra famiglia, di poter vivere la sua vita, che non sarà la migliore di tutte, ma che varrà sempre e comunque la pena!!
Non ho mai fatto yoga, nella sbagliata convinzione che non fosse adatto a me, alla mia irrequietezza. Oggi mi ritrovo a cercare su internet qualcosa che gli somigli. Oggi ne sento il bisogno.
Un grazie non è sufficiente per quanto fai per me. Sei arrivata come un dono nella mia vita.
http://www.yogare.eu
È fatto benissimo e sono sicura che lo Yoga ti aiutera'tantissimo!
Namaste'
V.
Fantastica Vale!! Vado subito a vedere… 🙂
[che bello il commento di Miele qui sopra 🙂 ]
credo che sia normale che non ti senti piu' quella di prima… ora sei incinta 🙂
a parte gli scherzi, credo/so che e' micidiale perdere qualcosa dopo che lo si e' conosciuto… capisco appieno le tue paure, ma come dicevano sopra devi cercare di trasformare i minuti in quarti d'ora e poi in ore e poi in giorni… credo che come passino le settimane, tutto si tranquillizzi… e vedrai, in un batter d'occhio arrivera' il momento in cui te lo sentirai scalciare dentro… scalciando via tutte le tue paure 🙂
e non farti troppe "pippe mentali", il vostro amore e' forte, molto forte, si sente anche da qui!
un abbraccio a tutti e 4 🙂
Il punto è proprio quello, convincersi di essere incinta. Per assurdo, è la parte più complicata, quella della presa di coscienza.
Mio marito ormai sorride delle mie bizzarre giustificazioni, riguardo i sintomi. Le nausee ormai continue, sono ovviamente dovute a qualcosa che ho mangiato. La pancia che inizia a modificarsi, è ovviamente dovuta a costipazione, che a sua volta è dovuta all'alimentazione. La stanchezza è dovuta al poco sonno, anche quando dormo.
E' come se giustificassi ogni sensazione, per non illudermi di una gravidanza che potrebbe finire con la stessa violenza con cui le beta erano scese. Mi sorprendo di questo atteggiamento, che non riuscirà comunque a proteggermi.
Grazie per questa visione esterna del nostro Amore 🙂
Vi abbraccio
Eccomi, la regina dell'ansia del primo trimestre, ma che dico? Ecco l'ansia in persona! Pensa che mi ero comprata l'attrezzo per sentire ilbattito del cuore, e una volta al giorno andavo ad ascoltare se c'era ancora. Ha ragione chi ti ha detto che piano piano ti rilasserai, quando lo sentirai muovere per tutto il giorno ti dimenticherai di come duro fosse questo momento 🙂 peró diciamo che ci sarà sempre qualcosa che ti farà paura, finché non lo vedrai..e poi dopo?io vado controllare se respira ogni tanto. E ho detto tutto. Lo so, quando abbiamo un tesoro cosí prezioso da custodire, la paura di perderlo è grande, credo che sia normale per tutte le mamme 🙂 quindi accettati anche con le tue debolezze e non temere, noi siamo tutte qui con te!!
Un paio di sere fa, insieme a mio marito, abbiamo cercato su internet quell'attrezzo e se non fosse che funziona a partire dalla dodicesima settimana, sarebbe già in viaggio verso casa nostra!! Non escludo comunque l'acquisto 🙂
Hai pienamente ragione, col tempo le cose migliorano. Eppure, la paura di perdere quanto di meraviglioso abbiamo, non se ne andrà mai. Credo sia il prezzo da pagare per la felicità e un modo per apprezzare quotidianamente, quello che la vita ci ha concesso.
Grazie ancora una volta, i tuoi consigli mi fanno tanto bene e mi fanno sentire meno strana 🙂
Avevo deciso di lasciare i blog per tentare di ricucire la mia relazione ma prima la legge che rende incostituzionale il divieto di eterologa.. Non potevo non partecipare, poi due giorni che leggo il titolo del tuo post e non riuscivo a visualizzarlo, ero preoccupatissima!! Eva, ha ragione Miele, in tutto. E hai ragione tu quando dici che i tuoi pensieri e le emozioni mutano come il vento. Ma scriverle forse rende troppo reale un momento passeggero. Il dolore ricorda: divide non unisce. La lotta ci rende uniti con il nostro compagno…noi lo siamo stati tantissimo. Ma il dolore e la paura sono istinti irrazionali e ognuno li vive in modo personale e non si possono affrontare insieme. Il dolore divide, io ho odiato lui perché mi sembrava che avesse smesso di soffrire per il nostro ' lutto'. E allora gli ho fatto la guerra. Ma era il suo modo di affrontare il suo dolore diverso dal mio. Voi ora avete paura…è normale amica mia.. E un po' sono anche gli ormoni dai :-). Ti abbraccio!
Probabilmente l'errore sta nel non saper accettare il modo personale che l'altro ha di soffrire. Accade anche con l'amore, quando lamentiamo mancanze o disattenzioni, solo perché quello che ci viene dato non rispecchia le nostre aspettative.
Anche io critico spesso la leggerezza di mio marito, che poi tale non è, ma è solo un diverso modo di vivere questo miracolo e di sopportare le tracce di dolore rimaste.
Ho deciso di pubblicare questo post, proprio per non lasciare il dubbio di un post fantasma, con un titolo poco promettente. Sono felice di averti qui, un'inaspettata sorpresa… Mi sa che cercherò nuovamente un modo per farti preoccupare, se questo ha il potere di riportarti a me 🙂
Ti abbraccio e spero tanto che il lavoro che farai su te stessa ti porti a trovare l'equilibrio che per tutta la vita inseguiamo, ognuno a modo proprio.
Eva cara, non posso fare altro che confermare quanto ti è stato detto dalle altre sopra…la paura, quando si ha un tesoro così prezioso da custodire, diventa parte della quotidianità…fino a che non la riconosci neppure più, ti rendi semplicemente conto di essere cambiata, di non riconoscerti più nella te stessa di prima (te lo scrissi tempo fa in una mail, ricordi?). E le litigate purtroppo, quando lo stress cresce, diventano una valvola di sfogo, si diventa l'uno il bersaglio dell'altro, su cui sfogarsi…non so se può consolare, ma come vedi capita a tutte, le famiglie da Mulino Bianco non sono sempre vere. La cosa bella e' che col passare del tempo, ti renderai conto di quanta dolcezza c'è in questi giorni ti attesa. Sei un'anima battagliera, ti capisco…puntiamo alla calma, ma non facciamo mai finire le nostre lotte interiori. Concordo con Miele su quanto faccia bene lo yoga per imparare ad affrontare la vita con un approccio migliore. Ti auguro il meglio cara, a te e alla tua stupenda famiglia! Siete sempre bellissimi!
Ricordo perfettamente le tue parole. E le mie, anche. Proprio per questo stento a riconoscermi, sorprendendomi con atteggiamenti inattesi e mai provati prima d'ora.
Solo condividendo e parlando, scopro che non sono poi così diversi e che siamo in tante a provarli. La vita è una continua fonte di meraviglia. Attendo, con la ormai nota impazienza, di essere abbagliata ancora una volta.
Sento con te una grande affinità. Che non ci rende uguali, ma che ci regala sfumature identiche. Un abbraccio anche a voi famiglia!!
Non farti mangiare dalla paura, goditi questi momenti e preparati ad altri ancora più gioiosi che sicuramente verranno.
Ci sto provando, anche se la paura ha denti forti 😉
Durante la seconda gravidanza ho fatto fi quelle litigate che quando oggi miciomao urla, spesso, troppo spesso, mi sento in colpa..che abbia sentito tutto?
Dentro di te c'è un tale scombussolamento ormonale che credo sia normale sentirsi come ti senti tu. Forza Eva, forza, ci vuole tanta forza e tu ce l'hai.
Dopo tutte le esperienze che avete condiviso con me, mi sono convinta che una litigata, per quanto brutta, non avrà un peso decisivo sull'andamento di questa gravidanza. Il senso di colpa è un'altra storia, riguarda più che altro la nostra coscienza.
E pensare che vantavo un assoluto controllo sui miei ormoni… 🙂
Grazie carissima
Tranquilla
Tutto passa
La nausea aumenterà e starai male confusa e goffa
Ma poi sarà il viaggio più bello della tua vita, viaggiatrice
E vi renderà ancora più belli
Io i primi 5 mesi della mia gravidanza gemellare e inaspettata ero in india per la ricerca della mia tesi di laurea
Dovevo lavorare e studiare e stavo malissimo non capivo dove sarei andata e avevo tanta paura di abbandonare la me ragazza
Litigavamo sempre e poi ci amavamo e riappacucavamo in una capanna
Ho dormito tantissimo
Mi sono laureata dopo due anni
Ma quello che ho trovato e' stato davvero incredibile
Sono quella che era passata per caso con la sensazione positiva
Che c'è ancora e di più
Ligth and love
Vale
La nausea è sempre più forte, il malessere più gradito che abbia mai conosciuto.
La tua storia è bellissima e tu sei una donna, mamma, viaggiatice davvero coraggiosa. Non mi meraviglia affatto questo tuo modo di essere così ottimista e brillante!!
Mi fido della tua sensazione.
Grazie per avermi regalato positività e un pezzetto della tua affascinante vita.
Un abbraccio a te e ai tuoi bambini
coraggio. Non ho esperienza in merito, ma credo sia normale un bel po' di scompiglio.
Un abbraccio forte
Probabilmente fa parte del pacchetto gravidanza post pma e non solo!!
Gazie Sara
Ti mando tutta l'energia positiva che posso.
Giusi commossa
Arrivata!!
Grazie mille Giusi
Eva, capisco la tua paura e credo che sia più che normale. Ogni gravidanza è preziosa ma le gravidanze arrivate dopo un percorso come il vostro lo sono ancora di più. Ecco perchè la mente viaggia, la tensione cresce. Arriva iI senso di inadeguatezza e quel perenne punto interrogativo che vorresti mettere da parte, nascondere, per poter vivere serenamente questi momenti. Certo, anche gli ormoni fanno la loro parte. Sono contenta che tu stia meglio, sono passata per dirti che quello che stai vivendo, come già sai, è qualcosa di passeggero, è qualcosa che è già successo e succederà a tante di noi. E' il peso delle nostre storie difficili che possiamo sperare si possa allegerire durante il percorso.
Ti rispondo ieri e oggi mi accorgo che il mio commento non c'è!!
Ti avevo scritto che certo, tu mi capisco eccome!! Conosci bene la sofferenza e anche la gioia. Contenuta e grande.
Ti avevo scritto che aspettavo con ansia oggi per leggere buone nuove ed è così, ti penso molto, con profondo affetto e speranza!!
Lo so che non possiamo esagerare, ma leggere il tuo ultimo post è stata una festa.
Il nostro percorso è lungo e tortuoso, ma quello che conta è arrivare alla meta desiderata. Poco importa se ci arriveremo a piccoli passi. La pazienza abbiamo imparato ad averla lungo il tragitto. La forza ce l'abbiamo da quando abbiamo deciso di affrontare questo percorso!!
Ti stringo forte, sospesa.
cara Eva, siccome ti ho nel mio blog roll, ho letto questo titolo alcuni giorni fa e pero' cliccando sopra diceva Spiacente la pagina non e' disponibile. Sono partita per una piccola fuga con mio marito a Roma, ovviamente felice, ma il pensiero di te, di cosa stava succedendo, mi e' tornato spesso in mente…
sono stata bene in questi due giorni a Roma, e lo stesso mi sono augurata di te, seduta su uno dei gradini davanti alla Fontana di Trevi all'una di notte, nel mezzo del vociare e delle luci e degli sprazzi, ho espresso il mio desiderio per te: che fosse solo stanchezza, paura, nausea, sonno e fatica arretrate, insomma, che fossero quelle cose che pero' si aggiustano, che una soluzione la si trova sempre e a volte serve solo un po' di spazio per recuperare l'energia/
un abbraccio
In effetti questo è stato un post un pò patito. Prima nel scriverlo, poi nel pubblicarlo non una, ma ben due volte. Temo che questo atteggiamento rispecchi abbastanza questo periodo di grande incertezza.
Mi hai fatto un regalo stupendo, un'immagine bellissima che tengo stretta nel cuore. Per avermi rivolto il tuo pensiero in un momento così speciale e felice. Per averlo fatto in una città importante per me, che custodisce alcuni dei ricordi più belli legati alla mia vita. Per averlo fatto proprio di fronte alla fontana dei desideri, di averne espresso uno appositamente per me.
Per aver scelto la notte, che porta sempre con se una buona dose di magia. Mi manca molto viverla, è così bella, soprattutto in primavera!!
Anche il mio è stato un buon weekend, non altrettanto speciale, ma sicuramente sereno!! Ed è tutto quello di cui ho bisogno adesso.
Grazie mille Vale!!
Cara Eva, mi ritrovo molto in ciò che hai scritto in queste pagine…sei stata molto sincera! Questa onestà non è da tutti, non è facile ammettere di avere certe fragilità ma ti assicuro che è tutto profondamente umano e naturale…le relazioni diventano tese, le parole stridono e fanno male, i pensieri diventano così ricorrenti da diventare paranoici…tranquilla è tutto nella norma, te lo dico non per minimizzare le tue paure e le tue preoccupazioni perchè hai tutto il diritto di provarle ma per sdrammatizzare un po', per farti sorridere e per farti sentire assolutamente mamma in divenire…Anche i dolori che hai descritto fanno parte del pacchetto, ricordo con angoscia il timore per ciò che sentivo, il mio continuo ed ossessivo ascoltarmi…eppure è così, è il nostro corpo che si sta adattando alla nuova situazione, per quanto ti faccia paura ammetterlo, è in trasformazione e come tutte le metamorfosi non può essere indolore…L'aspetto positivo e meraviglioso però c'é, non credere e non è soltanto il lieto fine! Ad un certo punto ti sentirai libera da ciò che ti opprimeva e ti permetterai di essere felice, allegra e spensierata, di godere di questa gravidanza con tuo marito e tuo figlio…fidati perchè ciò accadrà prima di quanto ti aspetti, del resto si sa che la vita ha sempre molta fantasia…un carissimo e dolcissimo abbraccio 🙂
Mi trasmette una grande carica sapere di non essere la sola a vivere certe emozioni, paure, sensazioni. Sai, credo che una parte di colpa, per questa grande insicurezza, sia anche dovuta alla mancanza di tutte le donne che hanno sempre fatto parte della mia vita. Certo la tecnologia oggi fa miracoli e loro fanno il possibile per essere presenti. Ma alcuni giorno mi dico che forse basterebbe una bella chiaccherata sul divano con una di loro, mia madre, mia suocera, la mia migliore amica mamma di due, la mia amica incinta dopo una lunga ricerca proprio come me.
Ma la vita è così e questo è il prezzo che devo pagare per vivere in questo paradiso!!
Attendo con ansia il giorno in cui potrò crederci davvero e godermi con più naturalezza questa mia gravidanza!!
Un abbraccio grande Lia
Aggiungo anche di non temere, tu sei ancora quella splendida e coraggiosa ragazza che pensavi di essere, sei soltanto fragile e umana come tutte le mamme in attesa, accetta questa tua identità che fa anch'essa parte di te e non averne paura, anzi, cerca di farti qualche sconto, prova ad essere un po' più clemente con questa te stessa, perdonati qualcosa e vedrai che starai subito meglio…;-)
Non sei la prima che me lo dice. È uno dei miei limiti più grandi.
Ci proverò. Ci sto provando.
Per quanto riguarda il caos emotivo che stai vivendo, ti rispondo con alcune parole di una delle mia canzoni preferite della Buona Novella di Fabrizio di André (Che adoro!!!) "…so che tra un'ora forse piangerai, poi la tua mano nasconderà un sorriso, gioia e dolore hanno il confine incerto nella stagione che illumina il viso…" e che é diventata anche la ninna nanna preferita da Nora, la mia bimba di mezzo!!!
Una volta, durante una delle mie gravidanze, ero a letto tanto per cambiare, e mio marito arrivò con le buste della spesa. Fu maldestro e gli cadde una bottiglia di birra appena acquistata in camera da letto! Vetri e birra ovunque. Io iniziai a urlare che avevo le nausee e che lui non era capace di fare niente e che nonostante le mie condizioni mi dovevo alzare! E mi alzai. Cominciai a pulire e raccogliere la birra con gli stracci nonostante la mia pancia pesante. Poi guardai la mattonella rotta del pavimento: avevo bisogno di arrabbiarmi. Ero stata ingiusta e lo sapevo ma avevo bisogno di questo, di attirare a me tutta l'energia della terra e poi lasciarla sfogare, perché stavo sorreggendo il mondo in quel momento, e il mio bambino era un mondo difficile e pesante. Non si è davvero obiettivi in queste situazioni, e non c'è ragione da una parte o dall'altra. Ci sono solo pesi da portare e da sopportare, fisici ed emotivi e tu lo sai che poi, un giorno, guardando quel buco sulla mattonella, riconoscerai che, pur facendoti soffrire, era necessario farlo. Un abbraccio.
Qualche giorno fa, proprio quando la casa era finalmente pulita, dopo giorni di caos totale, mio marito si è messo a tagliare del compensato in sala. Così, come fosse la cosa più normale del mondo.
Capisco perfettamente quello che dici. Non solo nel gesto in sè, importante o no, voluto o meno. È la reazione e tutto quello che ci mettiamo dentro. Carichiamo un evento di un peso che va oltre il suo effettivo valore. Ci mettiamo dentro tutto quello che abbiamo dentro… Ed è tanta, tanta roba!!
Spero che il tuo sia stato un sereno compleanno!! Ti abbraccio forte e come sempre, grazie.
Cara Eva, quanto mi è dispiaciuto leggere queste parole… Un vero pugno nello stomaco, come ha detto un'altra commentatrice… Anch'io sto vivendo giorni pieni di ansia. Capisco il vivere minuto per minuto. La paura che tutto crolli da un momento all'altro. La rabbia. Qualche giorno fa ho avuto una grossa litigata in famiglia. Credo di averti parlato della mia situazione famigliare (con la mia famiglia d'origine, intendo, non con mio marito!). Poi mi sono arrabbiata con me stessa, perché devo pensare al mio bambino, non a delle persone che voglio fuori dalla mia vita. Ho cominciato a pensare che tutta quella rabbia (io quando mi arrabbio mica scherzo, eh) avesse potuto fare male al bambino. Ho vissuto giorni pieni d'ansia (ancora più del solito, intendo) finché non ho deciso di fare l'ennesima ecografia per verificare che fosse tutto a posto… Lo è. Ed ora mi sono ripromessa di stare serena. Ciò per dirti che in questo periodo entrambe dobbiamo stringere i denti e cercare di rimanere tranquille, anche se in certi momenti ci sembra impossibile. Non litigare con tuo marito. Mi dispiace, io non sono d'accordo col fatto che sia un fantomatico destino a comandare tutto. E' vero, ci sono tossiche che danno alla luce bambini sani che magari manco vogliono (quante volte ho sofferto pensando a queste cose…), ma questo non vuol dire che possiamo andare a fare paracadutismo perché tanto se è destino che nasca, nascerà lo stesso…! Devi prenderti cura di te e del bimbo dentro di te. A differenza di me, tu hai anche un altro, importantissimo motivo per mantenere la lucidità e non sprecare le forze in inutili litigi. Il bellissimo bambino che sta crescendo e che ha bisogno della sua mamma. Immagino non sia facile vivere una gravidanza, tra l'altro a lungo desiderata e partita in maniera travagliata, con un bimbo piccolo da crescere. Ma ce la devi fare. Per la tua famiglia. Non è il momento di litigare, tesoro. Io ho litigato tanto con mio marito in questi anni a causa della sterilità. Ci siamo sputati addosso tanto rancore. Ma adesso basta, adesso è il tempo di gioire, anche se con il fiato sospeso… E di essere preoccupati, ma insieme, tenendoci per mano. Mi raccomando!!
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