Ho l’immagine perfettamente impressa nella mia mente, se avessi la giusta abilità potrei dipingerla. So esattamente in quale modo ci accoglierà la nostra città, che dopo aver vissuto la metropoli sembra ancor più piccola di quanto non sia. Mi piacciono la sua intimità e il suo essere calda. Il fuoco è certamente il suo elemento, nonostante l’enorme quantità d’acqua salata che la fronteggia e ne esalta un calore costante che non è dato solo dai raggi del sole, ma anche dai colori, dall’atmosfera perennemente vacanziera, dalla natura rigogliosa, dalle persone sorridenti, dal suo essere accogliente e famigliare benché si tratti di un luogo che nella maggioranza dei casi è solo di passaggio. È la bellezza della città turistica, è la bellezza del paese tropicale, è il Brasile che si sogna perché simile all’idea che ci facciamo sul paradiso terrestre. Non che lo sia ovviamente, ma esteticamente un po’ gli somiglia e non è poca cosa. A Porto Seguro tutto arde e al contempo si tempera con l’acqua, dolce o salata che sia.
Intanto a São Paulo il cielo è grigio, come da quattro giorni a questa parte, come la città stessa. Questo è il risveglio che ci regala la metropoli, nell’ultima mattina di questo lungo soggiorno. La foto che vedete sotto non è chiaramente di oggi e conferma che la regola è sempre accompagnata da piacevoli eccezioni. Un mese “paulistano” che è sembrato una vita intera e una routine così credibile da fingersi reale. Un mese lontano da casa è tanto quando non si è in vacanza, soprattutto quando la casa che abiti è già lontana dalla casa che per anni hai creduto tale, quella che ti ha visto crescere.
È tutta questione di distanza la mia vita. Mi domando se sarei capace di accorciarla per sempre, mi domando se questa ormai non faccia parte della mia condizione naturale. La saudade mi rappresenta al punto da essere diventata un sentimento ovvio, come l’amore, la tristezza, la paura. Già, la paura, la stessa che in questi giorni fa spesso capolino nella mia testa e qualche volta resta, nonostante non sia la benvenuta, nonostante nessuno l’abbia invitata. Come un lampo si proietta su di me e mi colpisce, senza che io possa fare alcuna cosa per evitarlo.
Dentro questo corpo di donna è un tripudio di emozioni, un party dove i sentimenti si scatenano liberi, ognuno sotto l’effetto di stupefacenti legali.
Ieri mi sembrava di aver riacquistato un po’ della perduta serenità, tutta d’un tratto. Proseguo a giorni alterni, cambiamenti d’umore talmente veloci da destare sospetto sulla loro autenticità. Non so più a chi credere. La mia testa è incostante ed inaffidabile, il mio corpo racconta mezze verità, la quale è invece nascosta dietro sensazioni che sembrano raccontarla, ma che sono incapaci di confermarla. I sintomi potrebbero in effetti svelare la verità, se solo fossero attendibili.
Ieri mi sembrava di aver riacquistato un po’ della perduta serenità, tutta d’un tratto. Proseguo a giorni alterni, cambiamenti d’umore talmente veloci da destare sospetto sulla loro autenticità. Non so più a chi credere. La mia testa è incostante ed inaffidabile, il mio corpo racconta mezze verità, la quale è invece nascosta dietro sensazioni che sembrano raccontarla, ma che sono incapaci di confermarla. I sintomi potrebbero in effetti svelare la verità, se solo fossero attendibili.
[…]
In realtà non so bene cosa passi nella testa di mio marito Roberto, magari dopo colazione gli chiedo di buttare giù due righe per me. Deve essere interessante leggere nella mente di un uomo, soprattutto quando si tratta di un argomento così femminile e complesso come lo è la fecondazione assistita. Soprattutto quando si tratta di un maschio misterioso ed indecifrabile come lo è lui, tanto da obbligarmi talvolta ad andare di fantasia, tirando ad indovinare.
Io e lui ci siamo detti che potrebbe essere la volta buona, ci siamo detti che capita a tanti e che quindi – perché no – potrebbe accadere a noi. Sappiamo che potrebbe essere solo un’illusione, sappiamo che domani la speranza potrebbe avere fine e allora oggi ci preoccupiamo di tenerla viva. Sappiamo anche che non esiste protezione per questo genere di caduta, sappiamo che niente ci eviterà di soffrire se le Beta domani dovessero risultare negative. Stare bene oggi è tutto quello che ci è concesso, permettendoci di desiderare un’ultima volta. Un sogno che ha la forma di un numero, un numero grande, magari con tre cifre, in grado di promettere la felicità pur non assicurandola. Non è un test positivo purtroppo, ma un figlio tra le braccia l’unica certezza di chi percorre la dissestata strada della PMA e la nostra è ancora lunga. Ho sognato almeno un milione di volte il momento dell’esito delle Beta, l’ho vissuto sotto ogni aspetto, dal più negativo a quello che rende esagerato in bellezza perfino un desiderio. Milioni di me stessa che piangono di gioia o di disperazione e continuano a farlo in loop. Un nastro che ripete la solita scena, la solita musica nelle sue infinite melodie. Non so come si raggiunge un sogno o come ci si arriva, ma so che da qualche parte bisogna pur partire e noi lo abbiamo fatto da un ciclo arrivato con notevole ritardo ed una puntura di Puregon 300Ui. Abbiamo continuato a farlo con una crescita follicolare scarsa, un prelievo dal numero di ovuli che lo è stato altrettanto e dal risultato appena sufficiente di due embrioni. Li abbiamo accolti consapevoli della loro imperfezione, per essere poi sorpresi piacevolmente dalla loro inaspettata qualità. Abbiamo fatto tutto quello in nostro possesso e siamo arrivati ad oggi, ad un passo dalla fine, che io vorrei tanto equivalesse all’inizio di una lunga storia, quella che racconta l’arrivo del nostro secondo figlio.
Mancavano ventiquattro ore quando ho cominciato a scrivere questo post, adesso che lo sto finendo e che siamo finalmente a casa ne mancano circa la metà. Domattina ci sveglieremo e dopo aver portato NE a scuola, andremo a fare l’esame delle Beta hcg. Non farò alcun test casalingo prima, sono troppo codarda e ho bisogno che di questa parte se ne occupi mio marito. Dal momento del prelievo dobbiamo aggiungere il tempo dell’attesa, immagino che il risultato non arrivi prima del tardo pomeriggio che sommato al fuso orario ci riporta di nuovo all’ora di cena italiana. È sempre lì che vi vengo a disturbare, a tavola, nell’ora dei pasti. È l’ora inadatta per eccellenza per presentarsi ed è appunto durante l’ora di pranzo, da buona maleducata, che vi chiedo un pensiero dedicato a me, a chi si ricorderà e avrà voglia di farlo!!
Pensavo che il viaggio mi avrebbe aiutata a mantenere la mente occupata, ma quando un pensiero occupa tutta la testa non rimane spazio per altro. È stato confortante per un po’ avere i piedi per aria e non solo la testa coi suoi pensieri confusi. Tra le nuvole, anima e corpo, testa e cuore. Adesso che sono tornata con i piedi per terra, seppur solo fisicamente, mi concentro sulla nostra casa e sull’incontro con le piccole cose famigliari. Ho bisogno di concentrazione per distrarmi, ogni tanto devo ricordarmi anche di respirare e me ne accorgo in ritardo, quando sento il fiato corto e l’aria mancare. In apnea, è come affronto queste ultime ore che mi separano dal mio prossimo destino. Non si contano più i giorni, siamo così vicini da risultare sufficiente una lancetta. La guardo muoversi, sento il rintocco di ogni minuto che passa e che vorrei fermare. Chiedo al tempo di essere clemente e di impegnarsi in quest’ultima corsa verso il traguardo, che potrebbe essere quello finale ma senza vittoria o equivalere invece ad una nuova partenza.
Domani si decide il destino della nostra famiglia ed io non riesco ad immaginare appuntamento più importante con la vita di questo.
Pensavo che il viaggio mi avrebbe aiutata a mantenere la mente occupata, ma quando un pensiero occupa tutta la testa non rimane spazio per altro. È stato confortante per un po’ avere i piedi per aria e non solo la testa coi suoi pensieri confusi. Tra le nuvole, anima e corpo, testa e cuore. Adesso che sono tornata con i piedi per terra, seppur solo fisicamente, mi concentro sulla nostra casa e sull’incontro con le piccole cose famigliari. Ho bisogno di concentrazione per distrarmi, ogni tanto devo ricordarmi anche di respirare e me ne accorgo in ritardo, quando sento il fiato corto e l’aria mancare. In apnea, è come affronto queste ultime ore che mi separano dal mio prossimo destino. Non si contano più i giorni, siamo così vicini da risultare sufficiente una lancetta. La guardo muoversi, sento il rintocco di ogni minuto che passa e che vorrei fermare. Chiedo al tempo di essere clemente e di impegnarsi in quest’ultima corsa verso il traguardo, che potrebbe essere quello finale ma senza vittoria o equivalere invece ad una nuova partenza.
Domani si decide il destino della nostra famiglia ed io non riesco ad immaginare appuntamento più importante con la vita di questo.
Stanotte il mondo è spettatore di due fenomeni incredibili. Quello della Superlua, ovvero quando la luna si trova nel punto più vicino alla Terra e di un’eclissi lunare totale, in contemporanea.
Ammiro questa rarità col naso rivolto all’insù e la prendo come un regalo, una sorpresa speciale che il cielo ha preparato appositamente per me, per questa notte in cui i sogni sono ancora tutti in ballo. Un cielo magico che nasconde, svelando meraviglia e dove tutto può accadere, anche un miracolo.
Parlo con qualcuno lassù, poco convinta di essere ascoltata. Ma è una sensazione che mi fa stare bene, come la consapevolezza di essere a casa.
Ammiro questa rarità col naso rivolto all’insù e la prendo come un regalo, una sorpresa speciale che il cielo ha preparato appositamente per me, per questa notte in cui i sogni sono ancora tutti in ballo. Un cielo magico che nasconde, svelando meraviglia e dove tutto può accadere, anche un miracolo.
Parlo con qualcuno lassù, poco convinta di essere ascoltata. Ma è una sensazione che mi fa stare bene, come la consapevolezza di essere a casa.
I puntini di sospensione che avete incontrato leggendo invece, nascondono parole che pubblicherò dopo ed in base alla risposta di domani. Parole troppo difficili per essere rivelate oggi, troppo pesanti per vagabondare in giro nel giorno e nella notte che precedono il verdetto della mia vita di mamma.
“L’orologio parlava ad alta voce. L’ho buttato via, mi faceva paura quello che diceva.”
-Tillie Olsen
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Cara Eva non sai quanti pensieri postitivi ho per te. Incredibile sei così lontana non ti conosco personalmente (abbiamo scambiato qualche mail) ma sento una forte vicinanza come se fossimo nello stesso posto e ti incontrassi tutti i gironi da sempre. Oggi sento un grande energia positiva ed un pensiero senza neanche deciderlo troppo sarà con te!!
Penso che "le belle persone attirino cose belle!!" Un abbraccio. Laura
Mi ricordo certamente!!
Grazie mille Laura, di cuore.
Una persona cara che arriva a pranzo o a cena la fai sedere, le offri quello che c'è e anche se non sono piatti elaborati ma un piatto di pasta in bianco non importa a nessuno. L'importante è stare insieme e condividere le emozioni. E allora… La porta è aperta, la sedia in più è già lì. Ti aspettiamo con ansia per condividere con te il numerone che ci comunicherai. Un abbraccio. Giorgia
Perché tu sei una bella persona!!
Ti abbraccio
Aspettando il risultato delle tue beta mi ricordo di quando aspettavo le mie…purtroppo questa è una delle parti [ e nn sono poche!!!!] peggiori di chi affronta la pma….xò quando tutto volge al meglio che gioia aver saputo aspettare!!! Il mio pensiero è con te!!!un abbraccio fortissssssssimo!! Kris
<3
Cara Eva, le tue emozioni mi emozionano…leggendoti mi sento trasportata nel tuo mondo, ho paura ed entusiasmo, proprio come te e come te spero, spero ardentemente che il vostro sogno si avveri…non che non siate già belli e magici così come siete ora ma conosco quel senso di incompletezza ed irrequietezza che ti stanno accompagnando perchè l'ho vissuto e provato anch'io…
Perciò cara Eva per l'ora di pranzo sarò sintonizzata con te, col Brasile, con la tua realtà, sarò così concentrata ad inviarti affetto, energia e positività che non avrò neanche bisogno di pranzare…in bocca al lupo!!! :-))))
Con te. Con te. Con te. Con te. Con te. Con te. Con te. Con te. Con te. Con te.
Aspetto con te!
Un abbraccio immenso
Non immagini quante emozioni mi fai scaturire leggendoti, dalla lacrima alla felicità! Un mega-stra-super-immenso in bocca al lupo!
Ti penso e aspetto con te questo importante risultato perché voglio fortissimamente vedere un gran bel numero! Ti abbraccio, Francesca
Ciao Eva.
Ho iniziato a leggerti pochi mesi fa, iniziando dal tuo primo post,come si fa con un libro. In poco tempo,forse un paio di settimane,mi sono 'messa a paro' coi tempi di pubblicazione e quelli miei di lettura. Ti ho letta con piacere,essendo felice per te quando leggevo che avevi raggiunto un traguardo.. Dispiacendomi per te,per quanto riguarda le difficoltà. Insomma,mi hai fatto compagnia. Non ti ho mai scritto,qui. Se lo faccio ora,sotto a questo post,è solo per dirti che ti sono vicina. Per quanto possa contare. Ho un nano di 10mesi e ti ho letta tutto d'un fiato nelle notti insonni dei primi mesi,mi hai anche aiutata quando i miei sentimenti erano inizialmente contrastanti. Tanto amore,ma tanta paura del definitivo. Ecco perché ti scrivo. Senza volerlo mi hai regalato qualche fuga,qualche nozione,tanta umiltà. Esco dal mio silenzio virtuale per dirti che incrocio le dita per te.
Silvia. (La Lebowski di instagram ☺)
Cara Silvia,
sono felice di conoscere il tuo nome. Mi piace!!
Queste parole mi hanno toccata. Senza fronzoli e con tanta sincerità ti racconti e mi piace quello che leggo. Sono felice di averti accompagnata in qualche modo. La paura del definitivo la condivido con te, è una delle cose che più mi spaventano ed allo stesso tempo quella che più cerco nella vita. Lo dicono i fatti e lo dicono i tatuaggi che tanto ci piacciono!! Se non fossimo attratte dalle cose definitive, non ameremmo così profondamente dipingere in maniera indelebile il nostro corpo, la nostra pelle. Un figlio è un'altra storia certamente, lo sappiamo perfettamente, e come ogni cosa della vita, ha un lato che è tutta meraviglia ed uno un po' più difficile.
Non so se ha senso quello che ho scritto, forse no. Di certo mi ha fatto un piacere immenso trovare questo messaggio.
Un abbraccio grande a te e al tuo piccolo.
Torno qui dopo tanto tempo ma dopo tanto tempo ti stringo ancora più forte!
Daje tutta Amica Mia, solo Positive VIBRATION per VOI ❤️
http://youtu.be/74NCfS3h2JY
Amo le tue canzoni regalate <3
Ti penso….vi penso!Andrá bene lo so!!!!la luna ha sempre influenze positive e quello di stanotte è un segno!!!
Scriverai e leggeremo Solo Cose Belle!!!!♡♡
#latraslocata
Qui è già lunedì, è ora di pranzo e anch'io aspetto con te che queste ultime ore passino presto.
manulea
Ho pianto.
Avevo capito il significato di quei puntini.
Non ho parole adatte.
Cazzo DEVE andare bene.
Vi penso tantissimo.
Daje tutta!!
Daniela
Ti tengo la mano e spero fortissimo.
siamo in tanti ad aspettare con te. Un abbraccio
be' non so fare molto, ma il tifo mi viene bene. Ci sono Sandra
Non ci conosciamo, ma sono una delle lettrici silenziose del tuo blog. Sento che è arrivato il momento di dirti che ci sono e che faccio il tifo x te e la tua famiglia in queste ore decisive.in bocca al lupo. Giù
Sono felice che tu lo abbia fatto, Giù!!
Grazie di cuore
Sorridimi Eva. Chi ne è capace, tornerà sempre a farlo…te lo dice chi giurava non avrebbe mai più sorriso. Sorridi e tieni bene presente, comunque vada, che nulla è perduto…inizia solo un nuovo viaggio. Io vado a cena e riempo un calice di vino accanto al mio per te!
Sono connessa mentalmente con voi Amica 😗
un pensiero dolce per te e per la tua famiglia.
A
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il decimo gg dopo il transfer per me sarà domani, e le beta sono fissate per mercoledì. risultato nel pomeriggio ma non lo guarderò fino all’arrivo a casa mio e del mio compagno! ho bisogno di avere lui accanto… sola non ce la posso fare se fossero negative e non lo voglio fare se fossero positive., è una gioia da condividere!
ho paura… i primi gg sentivo tutti i sintomi che avevo durante le prime settimane della prima gravidanza (naturale, e che si è spenta all’ottava settimana). ora non lo so… sintomi non ne riconosco più… il dubbio mi consuma…