Stamani mio marito e mio figlio sono usciti ed io sono rimasta a casa, sebbene non da sola. Il cielo terso e un sole splendente, niente di nuovo da queste parti. Attraversare la strada e andare al mare sembrerebbe una scelta ovvia, ma anche le più belle abitudini diventano routine e qualche volta è piacevole fare qualcosa di diverso, che include anche lo stare a casa. A questa osservazione sommiamoci la stanchezza che da qualche giorno sembra insostenibile, il caldo che nonostante l’autunno inoltrato non accenna a diminuire e che rende l’aria pesante, al punto da farmi mancare il fiato. La mia gravidanza fino ad oggi è stata davvero meravigliosa, azzarderei un perfetta se non temessi ed evitassi costantemente e per ovvie ragioni quella parola, ma a distanza di poche settimane dal parto l’energia residua è poca. Così ho dedicato queste ore di calma casalinga a me stessa, in realtà non mi sono riposata, ma ho fatto cose utili e soprattutto ho riflettuto tanto. Le solite azioni non sembravano per niente scontate questa mattina. Il buongiorno di mio figlio, con gli auguri suggeriti dal padre. Piegare i suoi vestiti puliti e mettere a lavare quelli sporchi. Sistemare i regali ricevuti durante il mio Baby Shower di ieri – di cui racconterò in separata sede – sugli scaffali dell’armadio che abbiamo liberato per fare spazio alle cose della bambina. Girare per casa e scontrarmi ancora con la mia immagine di donna incinta. Sedermi un attimo per recuperare il fiato e sentirla scalciare. Spostare i giochi che NE aveva lasciato in mezzo, per evitare di inciampare. Mettere nella valigia destinata all’ospedale le ultime cose necessarie. Niente di nuovo in questi gesti ripetuti e allo stesso tempo niente di scontato, ecco cosa ho pensato, ma soprattutto mi sono resa conto di quanto inatteso fosse questo futuro che oggi chiamo presente.
La natura non l’aveva previsto per me, così ho provato a riscrivere con parole mie il destino. Due figli che non erano disegnati nel libro della mia vita, fino a quando ho deciso di prendere in mano una penna, girare pagina e cominciare un nuovo capitolo. Da allora quella mano non si è più fermata e quello che ne è venuto fuori ha per me il valore di una grande opera, due per l’esattezza, le mie tanto desiderate creature. Ed in questo giorno – se possibile – mi avvicino un po’ di più alla definizione di Mamma, consapevole che avrei potuto non diventarlo mai.
Messa di fronte a questo pensiero, in questo giorno di festa dedicato a noi mamme, ho cominciato a piangere. Lacrime pesanti come il trascorso e come la paura che l’ha accompagnato, seppur di breve durata. Abbassando lo sguardo le ho viste cadere su questa pancia ripiena di Lei e le ho asciugate con una maglietta di Lui, i miei bambini a lungo cercati, profondamente voluti ed infinitamente amati. Un senso di gratitudine immenso ha invaso la mia anima, più di quanto non lo senta ogni giorno della mia vita. Quando le cose in qualche modo si risolvono, la vita si avvicina a quella delle persone che sono arrivate allo stesso punto con un po’ più di semplicità, ma certe sensazioni – ho imparato sulla mia stessa pelle – non se ne vanno mai. La meraviglia ad esempio, è un’emozione che non ci lascia nemmeno dopo, quando per dopo intendo durante la vita vera, quella che si svolge nel ruolo di mamma del proprio bambino, nella sua accezione più classica. Non si può considerare vita quella fase in cui il tuo cuore si frantuma e tu scopri che il tuo futuro non sarà celeste o rosa, ma bensì nero. Non si può considerare tale quella che ti vede impegnata testa, corpo e cuore nella ricerca del potenziale problema o in quella che viene immediatamente dopo e che ti vede impegnata nel tentativo di ottenere quello che ti è stato brutalmente negato. Un percorso fisico di fecondazione assistita, un percorso burocratico adottivo o entrambi, come nel mio caso. Questi momenti che durano anni sono nient’altro che tempo che passa, non perché l’unica ragione di vita siano i figli – nonostante siano probabilmente una delle più belle – ma perché in quei lunghi periodi ci si dimentica di tutto il resto, accecati dal desiderio e dalla voglia di raggiungere un traguardo che non sappiamo nemmeno se esiste alla fine del percorso. È una corsa ad ostacoli di cui non conosciamo l’itinerario e della quale non si può prevedere il risultato. Si parte con uno sprint, per renderci conto solo più tardi di partecipare ad una maratona. È una strada lunga – Dio se è lunga e difficile. La ricerca si prende tutto di noi e anche di più, ovvero lati della nostra personalità che noi stessi non conoscevamo. E anche se nel frattempo facciamo cose, conosciamo persone, viaggiamo tanto e occupiamo il tempo, quel senso di insoddisfazione ed incompletezza non se ne va e rimane a farci compagnia, seppur indesiderata.
E dopo tutte queste difficoltà, con la consapevolezza di tutte le incognite possibili, come non vedere la magia aleggiare quotidianamente nella propria vita?!
Non si tratta di essere positivi, ma realistici. Toccare con mano l’impossibile e ricordarsi che è accaduto, che il sogno non è più tale.
Essere Mamma è un dono, anche quando ce lo siamo regalate noi stesse ed è un compito difficile, sempre. Anche per chi non ha dovuto lottare prima, certamente per chi sta lottando tutt’ora e soprattutto per chi – qualunque sia il motivo – ha dovuto smettere di farlo. Di pancia, di cuore e anche solo di testa, siamo tutte Mamme e questo giorno è solo uno dei tanti che andrebbero dedicati a noi.
“Non hanno ostacoli le madri, non paura del pericolo, non paura del rischio e del sacrificio: esse fanno, costruiscono in silenzio, giorno per giorno, il grande miracolo dell’amore.”– David Maria Turoldo
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Doppiamente lottatrice tu, dolce e forte Eva. Sei un esempio di tenacia e determinazione, di amore e passione allo stato puro. Auguri splendida mamma, mi piace l'immagine di te che giri pagina, e scrivi le pagine che ti sembravano negate…anche se in fondo, i tuoi bambini, li immagino essere sempre stati tuoi, già scritti nelle pagine del tuo destino. Un forte abbraccio, Ele
Forse è vero, il destino era proprio questo da sempre. Eppure mi piace pensare di averci messo del mio e l'immagine di me che lo riscrivo mi è parsa adeguata 🙂
Grazie Ele, per tutte le cose belle che mi scrivi e per l'affetto.
Ti abbraccio forte anche io.
Sei l'esempio che con grinta e tenacia si possono fare anche le cose che sembrano impossibili. Buona festa della mamma
Che bello… Grazie di cuore.
AUGURI EVA! Hai scritto un post bellissimo per tutte noi, non mamme.
Letto adesso il tuo e come ti ho già scritto lì, è bellissimo.
Mi hai toccata profondamente.
Leggendo le tue parole, nel percorso difficile della tua vita, mi sento più leggera. So che tantissime altre donne stanno avvrontando questa immensa difficoltà di essere "mamma". Passi giorno in cui cerchi di ridere, di non pensarci. Cerchi di essere felice nella tua infelicità interiore che non ti permette di star bene con il mondo che ti circonda. Mi ritrovo molto nelle tue parole e nella tua sofferenza,che fortunatamente hai saputo affrontare ed ora ti ha portato a questa immensa gioia. Ti faccio i miei migliori auguri. E grazie per quello che ci racconti perché mi fa dire "anch'io ci posso sperare" con affetto giada
Leggendo le tue parole, nel percorso difficile della tua vita, mi sento più leggera. So che tantissime altre donne stanno avvrontando questa immensa difficoltà di essere "mamma". Passi giorno in cui cerchi di ridere, di non pensarci. Cerchi di essere felice nella tua infelicità interiore che non ti permette di star bene con il mondo che ti circonda. Mi ritrovo molto nelle tue parole e nella tua sofferenza,che fortunatamente hai saputo affrontare ed ora ti ha portato a questa immensa gioia. Ti faccio i miei migliori auguri. E grazie per quello che ci racconti perché mi fa dire "anch'io ci posso sperare" con affetto giada
Riconosco e capisco perfettamente il dolore di cui parli, così come tutte le altre emozioni. Siamo tante, è vero e siamo tante anche a realizzare questo desiderio per fortuna. Questo deve esserti di conforto e aiutarti nei giorni in cui ti sembra tutto nero. Non è facile, ma facendo tutto il necessario è possibile!! La forza la troverai lungo la strada…
Ti faccio il mio più grande in bocca al lupo per tutto e ti abbraccio con affetto.
mi hai fatto commuovere e tanto. Sono così felice per te. Essere mamma è come hai detto tu difficile ma ti da tanto. Un abbraccio forte splendida donna.
Grazie mille, cara!!
Un abbraccio grande a te.
"Essere Mamma è un dono, anche quando ce lo siamo regalate noi stesse ed è un compito difficile, sempre. " Quanto sento mio questo pensiero….. Un abbraccio grande
Mi si riempie il cuore quando scopro di poter condividere i miei pensieri con qualcuno che non solo li capisce, ma li sente.
Grazie, Marcella. Ti abbraccio.
Te l'ho scritto su instagram e te lo riscrivo qui…bellissime parole, così vere, oneste e perciò così preziose!!! Sei un grande esempio di mamma, forte e fragile allo stesso tempo, dolce, affettuosa, tenace e guerriera!!! La foto di Noah Enzo da piccolino me la ricordavo ed è meravigliosa…che tenerezza infinita!!! E' normale tu sia stanca ora, ne hai tutto il diritto…ritmi lenti e tante coccole ti porteranno alla tua bambina!!! In bocca al lupo e un caro abbraccio, come sempre
Sì, quella foto esiste già all'interno del blog, ma mi sembrava perfetta per questo post, perché rappresenta il nostro arrivo a casa, la nostra vita di famiglia che inizia.
Grazie per tutte le belle parole, come sempre.
Sto lavorando sui miei ritmi, non è facile rallentare ma in questi casi diventa indispensabile!!
Ti abbraccio, col consueto affetto.
Anche io ho pianto, ieri, mentre preparavo la torta di prova per quella che farò al primo compleanno di mio figlio…ho pianto perchè come te ho pensato spesso di essere destinata a non diventare mai madre..e per chi come noi ha portato dentro di sè questo pensiero, ci ha dovuto convivere, ci è scesa a patti, e nonostante questo ha continuato a lottare…bè, la gratitudine per il dono ricevuto non finirà mai. Gratitudine ogni giorno, anche in quelli più difficili. La Ricerca è una maestra preziosa: perchè grazie a lei ora ogni istante è un dono mervaiglioso!!!! Auguri anche a te cara!!!
È una consapevolezza pesante ed allo stesso tempo bellissima, quella che dopo tanto aver atteso e dopo tanto aver sofferto arriva e ti ricorda che nonostante tutto ce l'hai fatta. Proprio così, gratitudine quotidiana, indipendentemente da quello che accade intorno.
Un abbraccio a voi, carico di affetto.
Quanto mi riconosco nel futuro che anziché essere rosa o azzurro si tinge di nero… E nella strada lunga, lunghissima… Ma soprattutto mi riconosco nell'atto di girare quella pagina e scriverne un altro di futuro. Quello che sappiamo di meritare, anche se non era stato previsto per noi. Quindi auguri, carissima, mamma con le unghie e con i denti, mamma con la penna rossa in mano, a correggere un destino che conteneva degli errori.
Ho pensato che sono sentimenti condivisi questi, da ogni donna che ha visto quel futuro nero. La penna è l'inizio perfetto per cambiare le cose, l'opera finale il risultato di tanta tenacia.
È dura, ma quanta meraviglia ci attende in fondo alla strada e anche tu adesso lo sai!!
Anche se non stringo tra le braccia un bambino e per tutti non sono mamma, io ti ringrazio lo stesso per gli auguri perché invece lo sono stata anche se per poche settimane e quelle emozioni e sensazioni non le scorderò mai!e se non dovesse succedere più potrò dire che x un momento ho sentito che si prova. Per me,almeno, ora non è propriamente "vivere" ma è aspettare più che altro… La mia paura più profonda è di ritrovarmi tra qualche anno e guardando indietro vedere che nel frattempo ho lasciato che tutto mi sfuggisse di mano nell'attesa di qualcuno che non è arrivato. Mi domando :è giusto vivere così?? È giusto x me,x mio marito? E se nella ricerca di un figlio invece perdessi qualcos'altro? Sono piena di dubbi e di incertezze, la voglia di continuare è tanta e il desiderio di un figlio pure. È normale tutto ciò? Tu che ora sei " dall'altra parte" avendo fatto questo percorso ti sei mai sentita così ? A volte ho paura di non essere normale… Ma cos'è questa perenne insoddisfazione che sento? È la mancanza di un figlio o la paura che un giorno mi pentirò di aver intrapreso questo percorso a scapito di tutto il resto e non avere alla fine avuto successo??? Scusami se ho divagato rispetto al blog ma oggi sono più sconclusionata del solito!!!
Sono felice che avrai tutta la tua famiglia con te x il grande momento ovviamente ti sono sempre vicina❤️🌺
P.S. Scusami ancora…non pretendo risposte illuminanti, ma anche sapere che c è dall altra parte del mondo chi ti capisce è confortante!!!
Nonostante adesso mi trovi dall'altra parte, capisco e condivido ogni tua singola parola. Ricordo di aver avuto gli stessi dubbi, le stesse incertezze e ti dirò di più, le ho provate la prima volta durante la scoperta della nostra infertilità e durante l'attesa di NE, ma anche la seconda volta, ovvero negli anni tra il mio primo e secondo tentativo di PMA, quando ho temuto che desiderare di arrivare in fondo con quella ostinazione fosse esagerato.
Quello però che mi ha convinto ad andare avanti è la domanda opposta, ovvero – "Mi pentirò un giorno di non aver fatto il possibile per raggiungere il mio sogno e realizzare questo desiderio così forte e potente da invalidare addirittura il mio presente?". A questa domanda la risposta è sempre stata una e puoi immaginarla, così ho continuato anche a discapito di alcuni anni in qualche modo persi. Che poi non sono persi del tutto, ma solo aggrediti da questa mancanza che a momenti alterni diventa più o meno sopportabile.
Certezze non esistono, ma la potenza dei desideri secondo me non ha limiti. Non vuol necessariamente dire che si realizzeranno, ma penso che vivere con la pace nel cuore di aver fatto il possibile sia indispensabile per vivere serenamente gli anni a seguire.
Ti abbraccio con tutto l'affetto che ho.
ciao meraviglioso sole, ti chiedo con la tua immensa positività di incrociare le dita per me poiché domani mattina andrò a Londra nella speranza di poter realizzare il mio anzi …nostro sogno. E mentre io e mio marito stiamo facendo salti mortali nella speranza che la natura non ci si opponga ulteriormente, una persona a me molto vicina si sottoporrà ad un'interruzione volontaria di gravidanza, perché un figlio ad oggi sarebbe di intralcio al suo rapporto con il marito…. strana la vita eh? ho versato lacrime nella speranza di capire perché tutto questo…. una risposta purtroppo non l'ho trovata!!
valentina
Una città come Londra non può che essere di buon auspicio ed io, nel mio piccolo, cercherò di inviare tutte le mie "good vibes"!!
Quanto tempo vi fermerete? Spero di ricevere aggiornamenti <3
È accaduto lo stesso a me e quella persona non era una persona vicina, ma bensì una delle mie migliori amiche. Io stavo per cominciare il secondo tentativo, piena di paura ed incertezze. Lei contava i giorni per cancellare tutto e riprendere in mano la sua vita. Ho cercato e tutt'oggi cerco di non giudicare, ma ho pianto più di quanto si dovrebbe in casi in cui la decisione non è tua e quella vita non ti appartiene.
Anche nel mio caso nessuna risposta, se non che la vita è proprio una stronza e che non esiste meritocrazia alcuna.
Ti abbraccio con affetto, incrocio le dita e attendo con ansia notizie.
Capito oggi per la prima volta sul tuo blog e subito mi fai emozionare :). Un abbraccio virtuale e auguri di cuore, anche se in ritardo, per questa festa che quest'anno credo sia stata più speciale.
La mia risposta arriva altrettanto in ritardo, ma non potevo evitare di ringraziarti per avermi dedicato del tempo e per avermi lasciato segno del tuo passaggio!!
Cara Eva,
Siete quasi arrivati al traguardo di questa lunga maratona. Fra poche settimane potrete stringere tra le braccia la piccola NF,che sarà un ulteriore tassello di quel mosaico che tu e tuo marito siete riusciti ad assemblare(dimostrando una forza incredibile) in modo perfetto. Mi ha colpito molto l'immagine del voltare pagina e scrivere un nuovo capitolo. È vero,il destino può essere beffardo,ma cosi come lui può mettere i bastoni tra le ruote noi possiamo cercare di "spezzare" quei bastoni,di svincolarci.
Le parole che,post dopo post, ho letto su questo blog mi hanno colpita,emozionata al punto tale di sperare(nonostante io sia una perfetta sconosciuta) che la tua penna non finisse mai l'inchiostro prima che il capitolo potesse essere completato.
Vi abbraccio
P.s. il video su Ig in cui NE picchietta il tuo pancione e chiama
la sorellina è meraviglioso.
Silvia
Carissima Silvia, vedere in qualche modo riassunta una parte della mia vita mi emoziona sempre. Mi ha colpito tanto la parte in cui parli della speranza di non vedere finire l'inchiostro della mia penna, è davvero un pensiero bellissimo e mi emoziona profondamente.
Grazie per ogni singola parola. Un grandissimo abbraccio.
Grazie Eva. Continuo a credere di essere madre nonostante la vita mi abbia detto di NO. Figlia, amica, compagna, sorella…ma anche madre nonostante porti con me costantemente il mio lutto. Grazie per le tue parole.
Carissima, mia carissima. Devi crederlo, perché lo sei ed io non ho dubbi a riguardo.
Ti abbraccio con l'affetto di sempre e se possibile anche un po' di più.
Le mamma sono delle leonesse…niente può fermarle anche quando il desiderio di maternità sembra non concretizzarsi…..ma quando cuore, anima e testa lottano insieme per un figlio…..quasi nulla e' impossibile…e' come nelle favole…i sogni son desideri…che diventano realtà….basta non mollare mai..
Concordo su ogni parola, non mollare sta alla base della riuscita. Purtroppo ho imparato nel tempo che non sempre è sufficiente per realizzare un sogno, ci sono donne che hanno fatto tutto il necessario e anche di più, senza purtroppo arrivare.
Ma sì, i sogni si realizzano e questa speranza deve servire per mandare avanti la vita.
TI ADORO
punto !