Insieme all’italia e alla mia famiglia d’origine, ormai otto anni fa, ho lasciato anche le mie tradizioni. È proprio durante le feste che si era soliti trascorrere in compagnia dei propri cari che si sente la distanza dalla nostra vecchia vita. Passata e rimasta distante, insieme alle nostre radici. Qualche abitudine io e mio marito l’abbiamo mantenuta, ma per lo più abbiamo inventato le nostre nuove e personalissime tradizioni. A Natale, ad esempio, il pranzo prevede spaghetti all’aragosta. Addobbiamo – sebbene all’ultimo minuto – un abete ovviamente finto, un po’ stonato tra le palme altrettanto decorate. Babbo Natale ha cappello e barba anche qui, ma indossa i bermuda ed è abbronzato. L’abito che indosso ogni anno è appartenuto a mia madre, bianco con le ciliegie rosse e decisamente più estivo che natalizio. Gli addobbi dentro casa sono pochi, ma arrivano da lontano e sono stati fatti dalle mani magiche di mia suocera.
Il resto è famiglia. La nostra piccola famiglia di quattro, compatta ed unita anno dopo anno. La famiglia d’origine rimane lontana, non il loro amore che invece ci circonda ogni giorno dell’anno e ancora di più nei giorni speciali come quello di domani.
Natale è già qui!
Quest’anno, come ogni anno a Natale, io e mio marito siamo tornati nella casa famiglia che ha ospitato NE per i suoi primi otto mesi di vita. Nostro figlio ci tornerà se e quando vorrà. In futuro, quando sarà lui a poter decidere. Ogni volta tornare lì è per noi un’emozione incredibile. Il passato di ciò che abbiamo vissuto con l’adozione si mescola col presente di una realtà che continua ad esistere e che non possiamo aggiustare. Trentotto i bambini attualmente ospitati, alcuni senza famiglia ed altri perché denutriti ma in attesa di poter tornare a casa. La burocrazia è lenta anche qui, non come in Italia ma abbastanza da far vivere questi bambini il Natale da soli, senza la loro famiglia. Adottiva o d’origine non fa differenza.
NE nel suo primo lettino. Da solo.
La prima e unica foto che precede la nostra famiglia!
Questi bambini sono uno più bello dell’altro. Qualcuno è “speciale”, come vengono chiamati qui i bambini che soffrono di qualche sindrome. Tutti sono meravigliosi!
I loro abbracci sono Amore. Le loro parole sono magia. I loro sorrisi il regalo più bello che si possa ricevere.
Aiutare questi bambini è fare un regalo principalmente a se stessi. Donare fa bene in primis a chi compie questo gesto.
Abbiamo provato a creare una via in grado di facilitare la vita a chi avesse sentito il desiderio di aiutare – qualunque valore fa la differenza e l’unione fa la forza! – ma purtroppo non ci siamo riusciti. Non ancora. Speriamo il prossimo anno di riuscire a progettare un modo che velocizzi e soprattutto semplifichi le operazioni per le donazioni dall’estero e speriamo di farlo ad inizio anno e non a Natale. I bambini sono lì tutti i giorni, non esistono feste quando si è soli.
Per chi avesse voglia di perdere un po’ del proprio tempo e compiere un gesto d’amore, queste sono le coordinate bancarie della casa famiglia SOS Vida, Nossa Senhora do Amparo:
ACRN SOS VIDA
CNPJ 00969163/0001-87
Caixa econômica
Ag: 0075
CC: 10702-0
IBAN – BR
8000360305000-750000107020C1
Swift:400871228300EUR CAIXA EXONOMICA
CEF X BR SP
Frequento questa casa da oltre sei anni. Questo il link del sito internet e questo della pagina Facebook. La casa che è stata di mio figlio è anche la mia casa!!! Le offerte vengono utilizzate esclusivamente e totalmente per i bambini! I soldi donati a questa struttura sono carezze regalate a questi bambini. Perché l’amore è importante, ma in attesa di riceverlo lo è anche mangiare.
Aiutate se volete, quanto potete, quando sentite che è il momento giusto! Tutti noi facciamo regali durante queste feste e cosa esiste di più bello che regalare un sorriso?!
Buon Natale a tutti voi, amici ❤️
Ti Adoro! Due bimbi meravigliosi e due genitori stupendi!!! Come sono cresciuti!!!! Ti voglio bene Eva!! Ti amo molto da sempre! … Checca