Broken heart

Oggi è stata una giornata difficile.
In un solo giorno, io e mio marito, abbiamo fatto i conti con un’infinità di emozioni.

Siamo stati in un’istituto che accoglie bambini sottopeso e bambini che non hanno una famiglia. Irmã T., la suora che manda avanti tutta la struttura, è adorabile, oltre che disponibilissima.  L’abbiamo conosciuta due mesi, quando per la prima volta abbiamo visto il piccolo E.
Non esistono parole per spiegare quanto meravigiosa sia questa creatura di appena cinque mesi.
Ci è stata data la possibilità di passare del tempo insieme a lui, da soli, come fossimo una vera famiglia. Forse qualcuno è in grado di capire cosa intendo!!
I suoi occhi sembrano parlare, come solo i piccoli brasiliani sanno fare. La sua pelle ha il colore della cioccolata. La sua bocca ha la forma del cuore.
Più volte ci ha regalato sorrisi. E’ stato tranquillo, per tutto il tempo che è rimasto nelle mie braccia. Ha cominciato a piangere sono quando l’ho rimesso nel suo lettino. Uno, dei tanti presenti in quella stanza.
E’ stato tutto perfetto.

Irmã T. ci ha dato alcune informazioni personali sul bambino e ci ha consigliato di parlare, al più presto, con la psicologa che ci segue
Abbiamo passato l’intero pomeriggio sognando, sperando, ricordando i momenti appena terminati, assaporandoli, guardando le foto che siamo riusciti a portare via con noi.
Abbiamo parlato e riparlato, arrivando alla conclusione che è tutto perfetto, che lui lo è e che diventare una famiglia sarebbe la cosa più bella che potrebbe capitarci.
Non abbiamo avuto alcun dubbio e abbiamo anche pensato che forse, per una volta, la fortuna avrebbe potuto girare dalla nostra parte.
Ed è stato un errore. Ci siamo illusi, per capire poi, che i sogni non sempre si realizzano.
La sera, dopo svariati ed insistenti tentativi, siamo riusciti a parlare con la psicologa e la realtà è stata violenta, come uno schiaffo in pieno viso.

E. ha già una famiglia. I suoi genitori non lo hanno ancora conosciuto, ma questo non è importante agli occhi della legge, degli assistenti sociali o di chiunque altro. E. ha già una famiglia. Questo è quanto!!
Non c’è niente che possiamo fare per averlo con noi, per creare una famiglia insieme.

E’ ovvio che la consapevolezza di sapere che lui ha già trovato la sua casa, ci renda felici. Ma devo ammettere che non è facile vedersi dentro un sogno e vederne la fine, tutto nel giro di un solo giorno.
E’ stato difficile. E’ difficile.
Fa male e non serve a niente piangere tutte le mie lacrime.

Sono grata che abbia fatto parte della mia vita, anche se è stato per poche ore.
Perché oggi io mi sono innamorata di lui e sempre lo sarò. Sempre.

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6 Comments

  1. Vu' Aprile 16, 2014 at 1:38 pm

    Incredibile leggere questo post oggi..
    Che meraviglia di emozioni questa vita..
    Ti mando una mail presto!

    Reply
  2. Donna con Fuso Febbraio 11, 2015 at 9:57 pm

    leggo e mi commuovo. La vita sa sorprenderci nei modi più impensabili. La vostra storia ha tanta magia dentro!

    Reply
    1. Il Frutto Della Passione Aprile 4, 2015 at 4:10 pm

      Allo stesso modo, io mi sono commossa attraverso la tua, arrivata dopo la sorpresa di quello che oggi è il tuo bellissimo bambino!!
      Grazie per queste parole.

      Reply
  3. Donna con Fuso Febbraio 11, 2015 at 9:57 pm

    leggo e mi commuovo. La vita sa sorprenderci nei modi più impensabili. La vostra storia ha tanta magia dentro!

    Reply
  4. Admin Settembre 2, 2016 at 11:58 am

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