Ma non era ieri il giorno in cui scrivevo del tuo primo compleanno??!!
OMG, ancora una volta la sensazione di non riuscire a trattenere il tempo, gli istanti, i momenti. La velocità con cui tutto scorre. L’idea che tutto sfugga dalle mie mani, senza che io ne abbia il controllo o la percezione.
I ricordi che si confondono, scambiano e sovrappongono.
I desideri che si realizzano e quelli che, invece, si fanno attendere.
E poi Tu, meu amor. O meglio, prima di tutto Tu, meu amor.
Che cresci. Cresci. Cresci. Con una rapidità disarmante. Diventando sempre più intelligente, astuto, furbo, sorprendente e bello, che io stento a credere che tutta questa perfezione possa appartenere a me.
Sono giorni difficili questi, minha vida, ma tutto è possibile con te al mio fianco.
Sei stato proprio tu ad insegnarmi quanto stronza possa essere la vita, tu che nemmeno hai potuto scegliere la tua. Tu che sei venuto al mondo, catapultato all’istante nella realtà più crudele, in balia del destino e del volere di persone che, un giorno, nemmeno ricorderai.
La tua storia mi ricorda sempre quanto bastarda possa essere la nostra esistenza, ma anche di quanto magici e perfetti possano essere i risvolti della vita.
Questi post, legati ai tuo compli-qualcosa, sono gli unici in cui scrivo rivolgendomi a te, direttamente. In questo, voglio dirti di me, di tua madre.
Sei capitato tra le braccia di una innamorata pazza. Non trovo termini più precisi di questi.
Il primo riguarda l’amore che provo per te e che non starò a raccontare, per non rischiare che le parole sciupino o sminuiscano questo immenso sentimento che sento vibrare freneticamente nel mio cuore senza sosta, senza tregua.
Sei tu che regoli il mio battito cardiaco, sei tu che dai fiato alla mia bocca.
Il secondo termine riguarda il mio stato mentale. Confuso, caotico, variabile ed incostante.
Non è stata facile la nostra unione. Sì, sei stato mio dal primo istante, non mi stancherò mai di ripeterlo, ma è anche vero che poi, la quotidianità è tutta un’altra storia.
Quando ci si trova di fronte alla routine, ai pianti, alle bizze, alla stanchezza, ai giorni NO, ecco che allora subentra un atteggiamento, una forza, una pazienza che non hanno niente a fare con l’amore, che invece rimane invariabile nel tempo. Aumentando, se possibile.
La verità è che il giorno per giorno è pieno di ostacoli ed incognite. Il rapporto d’amore e odio non l’abbiamo certo inventato noi e quando è la mamma a dover svolgere il ruolo di educatrice, nel bene e nel male, un rifiuto ci sta tutto.
Non mi hai mai scacciata del tutto. Ma talvolta ti sei allontanato, questo sì.
Quando siamo soli, sei morboso nei miei confronti. In presenza di altre persone invece, cerchi appoggio e comprensione, snobbando la mia presenza. Poi torni, mi cerchi. Poi ti allontanti. Poi ancora torni. Una danza di sentimenti contrastanti, quella tra madre e figlio.
Ma il punto è che io, e solo oggi riesco ad ammetterlo, non sono partita col piede giusto.
La bramosia di maternità, l’urgenza di consegnare tutto il mio amore mi hanno fatto sbagliare tanto con te. Non ho sempre avuto la pazienza che meritavi, né la comprensione su certi tuoi comportamenti. Ho preteso tanto e non sono sicura di aver fatto bene.
D’altronde non esistono istruzioni universali su come crescere un figlio. Ci si trova catapultati in una realtà nuova, diversa e tutto quello che si può fare è buttarsi. Ipocrisia è credere di non sbagliare mai.
Ma oggi sono qui per raccontarti che, senza che facessi alcuno sforzo, sono cambiata. E non parlo di un cambiamento futuro, né di buone volontà. Parlo di un cambiamento già avvenuto nei mesi passati in maniera naturale, spontanea. Un cambiamento visibile.
Non mentivo quando, al tuo arrivo, dicevo di sentirti MIO, ma di non sentirmi ancora mamma.
Ed ora so che mamma si diventa, a volte col tempo. Senza furia. Senza pretese.
Oggi mi sento a mio agio in questi panni. Sono paziente, sono attenta, sono diversa. Sono tranquilla, morbida, dolce. E questa serenità tu più di tutti la percepisci, la senti. Lo vedo nei tuoi occhi, nei tuoi gesti.
Sono una mamma vera. Una mamma che si sente tale. E ne sono orgogliosa, per te soprattutto.
E tu, figlio mio, sei così incredibile che ogni giorno io ringrazio il cielo [si fa per dire!!] per aver reso possibile tutto questo.
Ti amo. E devo dirlo anche a costo di sembrare patetica e ripetitiva. Anche se questo termine suona scontato e banale. Devo comunque dirlo. Urlarlo. Ti amo con tutta me stessa. Con tutta la mia follia di donna.
Ti amo. Che se smetto di dirlo, da tanto amore, mi scoppia il cuore.
A 13 mesi:
– camminare ancora NADA. Stai in piedi ormai da quattro mesi, ma sei un pò fifone e di staccarti dalla mano che ti sorregge non ci pensi proprio al momento. Rimaniamo in attesa del momento in cui ci sorprenderai!!
– dormi ancora molte ore. Non puoi rinunciare al tuo sonnellino [due/tre ore filate a botta!!] mattutino e pomeridiano. Significa che il tuo corpo ne ha bisogno.
– sei un’espolsione di energia. Non stai fermo un istante, realmente.
– quando ti svegli ridi, sempre. Dio, quanto è bello il tuo sorriso!!
– siamo a ben cinque dentoni.
– i tuoi capelli sono ingestibili. Ricci, ma ancora troppo corti sul davanti per esserlodel tutto!!
– giochi da solo anche per lunghi periodi, a volte. Basta non incrociare il tuo sguardo, o la magia si spezza.
– odi vedermi fare qualcosa che non riguarda te, in particolare il pc… non posso toccarlo.
– quando starnutisci ridi come un matto, sei buffissimo.
– bevi il tuo biberon col latte tenendolo con una mano, con nonchalance.
– mangi come un maialino. Di tutto. Con gusto. Con le mani. Metà del cibo va nella tua bocca, l’altra metà a Mr. Big, che non ti molla un attimo.
– ti arrampichi ovunque, come una scimmietta e riesci a scendere anche, nel modo giusto.
– quando canto per te, balli e ripeti i miei gesti.
– assorbi tutto, come una spugna. Ripeti gesti e suoni con facilità.
– nessuna parola di senso compiuto, anche se a modo tuo ci dici tutto. Sai farti capire benissimo.
– indichi tutto, con quello stupore negli occhi che solo i bambini hanno e quel “fischio” che io ti ho insegnato!! E’ divertentissimo vederti attento e curioso di ogni piccola cosa.
– ti giri a cercare babbo quando lo nomino, idem con il nostro cane e con la luna. Ogni sera la cerchiamo nel cielo, insieme.
– vai pazzo per le foglie, che ami anche mangiare!!
– in acqua sei sempre più disinvolto e ti diverti tantissimo. Hai già imparato ad immergere la bocca.
– fai le bizze. Quelle vere, con i piedi che battono in terra, le lagne e le facce antipatiche.
– quando camminiamo, sei tu a decidere dove andare. E guai a contraddirti.
– considerata la tua età, sei molto ubbidiente. Capisci benissimo i NO, cosa è giusto e cosa non lo è.
– sei molto permaloso e sensibile. Sgridarti a volte non porta a niente, altre invece ti tocca nel profondo e si vede.
– tiri calci al pallone, per la gioia di tuo padre!! Sei brasiliano, con un padre amante di questo sport, non potrai che diventare un eccellente calciatore. Così non fosse… ‘sti cavoli.
– porti gli occhiali da sole, senza toglierteli. Sei un fico!!
– quando ti addormento, mi abbracci. Mi stringi. Ed io mi sciolgo, ogni volta.
E poi ancora tante, tante altre cose. Ogni giorno, ogni istante. Così tante da non riuscire a ricordarle tutte.
Sempre insieme. Da oltre cinque mesi ormai. Un tempo immenso nella sua fugacità ed io, con te, mi sento scoppiare di vita!!
e' bellissimo 🙂
Grazie!! Ti scrivo presto.