I miei post ultimamente hanno un denominatore comune.
Prima ho parlato di quello di Natale, poi del mio. Oggi mi trovo a scrivere del babbo di mio figlio, nonché mio marito.
N.E. è nella odiosissima fase in cui non vede altro che suo padre. Odiatissima dalle madri si intende!!
Non esiste altro all’infuori di lui. Una sorta di Dio.
Lo bracca, gli sta attaccato come una cozza, lo cerca ovunque e non lo molla un attimo.
E’ totalmente e irrimediabilmente innamorato barra ossessionato!!
Le parole che dice sono ancora per lo più incomprensibili, ma quel “ba” ripetuto all’infinito non lascia dubbi.
Sarebbe stato sicuramente più adeguato insegnargli a chiamare papà, considerato che la traduzione brasiliana è papai. Ma le abitudini sono dure a morire e noi ci mettiamo sempre del nostro per complicare un pò le cose. Nostro figlio sarà quindi l’unico brasiliano, residente in Brasile, a chiamare suo padre in toscano e nessuno capirà che accidenti voglia dire quella parola. Questo fattore ha un lato positivo però, quando infatti imparerà le prime parolacce, perché presto o tardi sappiamo che accadrà, noi saremo gli unici a sgranare gli occhi e rimproverarlo. Lato negativo: non potremo incolpare nessuno oltre noi stessi.
Mi sa che con queste lingue lo stiamo incasinando un bel pò il ragazzo!!
Di chiamare me invece non ci pensa proprio!! E sì che lo sa dire, ne abbiamo le prove.
A niente serve il mio tentativo di ripetere “mamma” stile
mantra. Non aiuta nemmeno indicare me stessa mentre pronuncio questa
benedetta parola scandendola come dovessi far leggere il labiale
attraverso un vetro.
Sono consapevolmente esagerata, ma non l’ho mica presa tanto bene questa storia!!
Ora dico, non sono forse io – me medesima – che si occupa di lui ventiquattro ore al giorno?? E non sono forse ancora io che cucino per lui, lo vesto, lavo e cambio mille volte al dì??
Certo la sua versione potrebbe essere un pò diversa.
Io sono il mostro che lo ingozza di cibo, che lo assilla nel tentativo di non fargli ciucciare per ore il pollice, che dice “NO” circa ottomilacinquecentocinquanta volte al giorno, che non gli lascia fare tutte le pericolosissime cose che riesce ad inventarsi, che gioca con lui circa dieci minuti prima di rompersi le scatole.
Obiettivamente sono una gran rompicoglioni [passatemi il francesismo!!],
pretendo molto dal mio bambino di soli tredici mesi. Non sono una di quelle mamme che si siede e passa il pomeriggio facendo versini e muovendo animalini di plastica.
Non saprei nemmeno dove trovarla questa pazienza.
Sono più il tipo di mamma che mentre controlla che il figlio non sbatta la testa, strozzi il gatto, picchi il cane, mangi oggetti non identificati, fa un’altro milione di azioni, tipo lavare i piatti con una mano, fare la lavatrice con l’altra, spazzare con un piede, cucinare con l’altro. Il cervello, quando c’è, si immerge nella contabilità che cerco di tenere nel tentativo di aiutare mio marito col lavoro del condominio.
E’ facilmente immaginabile lo splendido risultato!!
Mio marito, nonché padre modello, invece riesce ad avere molto più autocontrollo. Mentale, soprattutto.
L’uomo perfetto. [lieve nota di stizza!!]
Divertente, giocherellone, paziente, libertino, permissivo, calmo e via discorrendo… onestamente preferirei lui anche io!!
Inoltre fin dai primi giorni abbiamo notato in lui una particolare attrazione per il genere maschile e abbiamo attribuito questa preferenza al fatto che nell’istituto che lo ha accolto ci sono esclusivamente donne.
Dicono anche che sia una fase, ma questo pensiero non attenua quel
senso di inadeguatezza che mi pervade ogni volta.
E nonostante tutte le giustificazioni più o meno plausibili, ogni volta che mi sento riufiata il mio cuore si frantuma in tanti piccoli pezzettini.
Non è raro che arrivi addirittura a piangere, lui che non lo fa mai, perché mio marito lo passa tra le mie braccia!!
Che colpo al cuore vederlo divincolarsi come un serpente per tornare da Lui!! [la nota di stizza adesso non è più tanto lieve!!]
Mia madre mi ha raccontato più volte un episodio che risale a quando io avevo più o meno sei, sette anni. Mio padre non c’era, al solito. Eravamo al mare a Forte dei Marmi, per l’esattezza a Vittoria Apuana, una delle zone più IN della Versilia. La mia famiglia paterna era piuttosto snob all’epoca, prima che la loro avidità li facesse crollare.
Un giorno, mentre andavamo in spiaggia e mentre mio padre era in America con la ganza [compagna, amante, donna… con la stronza che si era scelto insomma!!] io ebbi un’uscita brillante, che deve aver fatto molto piacere a mia madre.
“Certo è, povero babbo, noi al mare a divertirci e lui a lavorare lontano!!”
Ecco. L’innocenza dei bambini a volte può essere di una crudeltà inaudita. Ovviamente che era a lavoro me lo aveva detto lei, mica poteva spiattellarmi una verità così grande a quell’età, però deve essersi mangiata il fegato per giorni ripensando alle mie parole e sopportando una solitudine che un figlio non sempre è in grado di colmare.
Quello di mamma è uno sporco lavoro, non è facile sapere cosa è giusto e cosa non lo è, non ci sono regole pecise, né istruzioni da seguire.
L’idea di sbagliare mi fa una paura del diavolo!!
Un atteggiamento del genere è in grado di far crollare ogni sicurezza, ti fa rivedere ogni azione, ogni parola, ogni atteggiamento.
E’ un continuo migliorarsi, alla ricerca di una perfezione che non arriverà mai. Limitare i danni è già un ottimo risultato!!
Ad ogni modo il risultato non cambia:
MAMMA Vs BABBO = 0 – 1
Di buon grado [tzé] accetto la vittoria del mio lui, in attesa di potermi riscattare, di avere il mio momento di gloria.
E mentre aspetto il periodo di mammite acuta del mio piccolo, mi dico fortunata. Perché questo uomoassolutamenteperfetto, quello che mio figlio chiama “ba” e che io chiamo marito, lo abbiamo accanto a noi ogni giorno.
Continua a sorprendermi scegliendomi ogni giorno, anche quando sono una vera stronza, cosa che accade spesso utimamente. Mi tiene forte, senza privarmi della libertà.
Ha realizzato i miei desideri più bizzarri, mi ha regalato una vita incredibile e un figlio meraviglioso.
E più di tutto, mi ama. Con la passione di chi si è appena conosciuto e la profondità di chi c’è sempre stato.
Magari l’anno prossimo. Magari anche no.
anche Little D e' innamorato del papa'… prob e' normale, visto che con me sta tutto il di' (e come dici tu gli dico tremila volte questo no questo no questo no), e poi la sera torna il papa' e non fanno altro hce giocare :-/
Allora cercherò di non prendermela troppo!!
Ciao, mi ha consigliato il tuo blog Marica e devo dire che aveva ragione è davvero splendido. Ti manderò una mail privata ma intanto volevo associarmi al grande grandissimo rosicamento che provo anch'io per questa storia del padre:). Menomale che non sono la sola:) Anzi pensa che anch'io stavo pensando a un post sul tema. Mio figlio (4 anni) a cui praticamente sono devota come una sacerdotessa al Dio :)) è entrato in periodo daddy. Bene a S. Valentino mentre tutti i bambini uscivano da scuola con il loro grande cuore di cartone rosso per mamma e papà lui ne aveva uno con scritto PER PAPA'. Punto. Le maestre si sono ammazzate dal ridere quando hanno visto la mia faccia. Io non sapevo che dire, poi scherzando ho buttato lì un mi sa che dopo questa devo andare in analisi:) Ci si passa. Ora è tornato bilanciato ma secondo me dura poco:). E' così: io sono la regola, il limite, il no. Lui è tutto sì. E soprattutto lui quando viaggia porta sempre un pensierino (che ovviamente vado a comprare io per poi infilarglieli in valigia appena arriva perchè magari lui non ha il tempo:)) Sai come rosico?:)
Posso immaginare la tua faccia in quei momenti. Deve essere molto simile alla mia, quando mi trovo in situazioni simili 🙂
E' sempre un piacere conoscere esperienze altrui!! Mi è utile per non pensare che ci sia qualcosa di sbagliato nel mio modo di crescere il bambino.
E' proprio come dici tu, quando il proprio figlio non fa segreto della sua spassionata preferenza per il padre, ci si rimane male.
Attendo il momento in cui, anche il mio, tornerà ad avere un rapporto un pò più bilanciato… per adesso non ci pensa minimamente!!
Aspetto con piacere la tua mail.
Bellissima dichiarazione d'amore. E poi diciamoci la verità, vederli all'opero con il figlio ce li fa amare di più 😀
Verissimo!! Si comincia amando il proprio uomo e ci si scopre ancora più innamorate, quando diventa padre dei nostri figli 🙂
Bellissimo questo post 🙂 comunque posso confermare che i maschietti adorano i babbi, il mio lo adoro, è il suo idolo, certo a volte si attacca stile piattella anche a me, però avere un babbo così è il massimo e si che noi mamme siamo fortunate 😀
E' vero, è una gran fortuna avere dei babbi super accanto!! E sapere che mio figlio non è l'unico, mi rincuora.
In ogni caso a quest'età cambiano in fretta e le fasi si alternano. Inizio ad avere anche io le mie soddisfazioni 🙂
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