Pochi giorni a disposizione, ma tanta voglia di fuggire dalla routine. Concluso il periodo di grande lavoro legato all’alta stagione, ovvero l’estate brasiliana ed in attesa della nuova scossa di turismo che arriverà insieme al Carnevale, a fine febbraio, abbiamo deciso di lasciare la città. La meta scelta è stata Caraiva, un luogo unico dove eravamo stati alcuni anni fa. Lo racconto in questo post del 2013, quando NE ancora dormiva nel lettino e NF faceva parte solo dei nostri sogni più intimi.
Abitare a pochi metri dal mare ed andarci in vacanza può suonare privo di senso, ma abitare al caldo non significa vivere in ferie. Così anche spostarsi di poco può fare la differenza, soprattutto quando ci si reca in un luogo singolare come lo è questo villaggio, che sembra davvero non appartenere a questo mondo. Non a quello moderno almeno. L’anima diventa leggera come in origine, il corpo si trasforma in un semplice mezzo, il cuore si gonfia di tanta meraviglia, gli occhi faticano a contenere tutto, la mente corre sulla sabbia e si tuffa tra le onde. È una bellezza a 360° quella di Caraiva, totale ed esplosiva. Il luogo perfetto per i sognatori, per gli innamorati e per i bambini. Ma anche quello per far ricredere i disillusi o placare gli agitati.
I nostri sono stati giorni lenti. Risvegli a quattro, insieme nel lettone. La colazione che sembra non terminare mai. I preparativi per uscire anche, quando si hanno due figli piccoli. Poi la spiaggia e l’oceano da vivere, non solo da vedere. Caraiva è un villaggio vista mare – o vista fiume – continuo. L’acqua è il primo elemento, benché non manchino gli altri tre. Al tramonto abbiamo vagato per il paese con le sue abitazioni piene di fantasia, tra colori e disegni. I piedi ancora e sempre scalzi, ma rinfrescati da una sabbia che con l’arrivo della luna smette di scottare. Le persone perennemente in tenuta marittima ed in uno stile che ricorda – o forse è – quello hippie. Ed infine la notte, scura come non l’ho vista mai ed un cielo ancora più pieno di stelle. Lo si percepisce così, differente da quello cittadino benché sia lo stesso. La medesima cosa posta in un ambiente diverso inevitabilmente cambia ed in questo caso, in meglio.
I bambini sono stati benissimo, noi genitori – se possibile – di più. Le notti sono trascorse tranquille, NF non si è quasi mai svegliata, nemmeno per la sua consueta dose di latte. NE ha giocato da mattina a sera, ha chiacchierato – come d’abitudine – senza sosta, si è goduto la libertà che questo posto concede come fosse un regalo ovvio da ricevere. NF ha dato il suo da fare, soprattutto nell’ora della cena, quando stanca e senza un posto dove stare – se non inventato da noi – ha dato il suo peggio. Non è una bambina facile nelle ore di veglia, ma è una bambina meravigliosa e le si perdona tutto. Mia madre, quando mi lamento, mi ricorda che i miei figli non sono venuti e che li ho fortemente voluti… un po’ come la storia della bicicletta e del pedalare, insomma. Mio marito ha in parte staccato dal lavoro, rimanendo legato ad un filo – quello invisibile del telefono – che purtroppo è sufficiente ad inviare notizie che riportano continuamente alla realtà. Quella fatta di beghe, di persone e questioni noiose. Però lo abbiamo avuto con noi tutto il tempo e questo è stato forse il regalo più bello, il motivo per cui andare in spiaggia davanti casa non basta. Io sono stata felice, cosa ricorrente di questi tempi, ma con un panorama migliore. Un quadro meraviglioso quello in cui ci siamo ritrovati noi quattro, in quei quattro – rapidi ma pieni di sentimento – giorni trascorsi col sale addosso, i piedi sporchi di sabbia, l’oceano nelle orecchie e negli occhi. Una vita diversa e fuori dalla norma, perfetta a mio parere – per un po’. Ed è piacevole sapere che questo angolo di paradiso esiste e dista solo tre ore di auto – su strada sterrata!! – da casa nostra. Non esiste addio, quando si sa di poter tornare.
Non ci sono parole per dire quanto stupendi siete <3
Grazie mille <3
Ma quanto è grande e piena di piegoline al burro è tua figlia???
Mi ricorda quando col primo figlio (sempre stato XL,ora è uno e novanta)facevo le foto, io piccolina e lui neonato ciccione extralarge facevo sembrare lui ancora più grosso
Comunque ricordo che fare le pernacchie su tutta quella ciccia è bellissimo…
Il tempo della ciccia sparisce alla svelta, ora i miei figli sono adolescenti spigolosi, pelosi e malmostosi, goditeli!!
Ciao
Betty
Mi piacciono i commenti così sinceri. Sebbene in maniera ancora lieve, comincio già a vedere la differenza tra i miei figlio. Lei che è tutta da baciare e mordere, lui che ancora è tenerissimo ma che – piano piano – comincia a prendere le sembianze di ragazzo, sia fuori che dentro.
Grazie per queste parole vere. Un abbraccio.
Wow! Grazie per questo bellissimo viaggio virtuale che mi-ci hai permesso di fare! Siete splendidi splendenti più del sole! Un abbraccio e buon inizio sprintoso post vacanza!
Vale
P.S. sono la vale_naturalentamente di IG 😉 :*
hi hi hi…fantastico il commento di tua madre i figli non sono venuti, lo ripete anche la mia per i miei twins……bellissimo il posto…fantastici voi.
Che colori, che tramonti, che paesaggi, che sorrisi, che belli che siete.
Bellissimo il video, le vostre voci, i vostri bimbi, voi.
Uau…. che meraviglia….ecco ora so dove mi piacerebbe andare, tipo la meta dei sogni ideale, quella irrealizzabile ma sempre a portata di sogno! Grazie!!! 🙂
Che bella vacanza!!
PS: non so se sia più spettacolare il posto oppure la coppia di bambini della vostra famiglia! =)
Questo blog e' sempre pieno di colori che nella vita quotidiana dimentichiamo.
Siete bellissimi! 🙂